Rassegna storica del Risorgimento
HOFER ANDREAS; STORIOGRAFIA ITALIA; TIROLO STORIA 1809
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1984
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Andreas Hofer
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deggiare la figura morale, per altro verso resta lontana da una valutazione critica del fenomeno insurrezionale, delle sue cause e della sua collocazione e ruolo nel momento storico in cui si manifesta. È insomma una agiografia eroicizzante, non storiografìa.
Anche nella seconda metà del secolo XIX prosegui l'interesse più della narrativa storica che della storiografia italiana per la figura dell'Hofer e per l'insurrezione tirolese del 1809.
Nel 1856 usciva a Milano, come si è già visto, la edizione delle memorie di Gerolamo Andreis, appropriatesi da Alessandri Volpi, anch'esse di indirizzo conservatore e filoasburgico.
Ma fu in coincidenza con il compimento del processo unitario italiano, la presa di Roma, la soppressione del potere temporale dei Papi e l'impronta laica del nuovo Stato, che della figura dell'Hofer si tentò di fare una bandiera di resistenza e di opposizione al governo italiano e ai suoi indirizzi di politica interna nei rapporti tra società civile e società religiosa. Fu pubblicata allora a Roma, nel 1875, la traduzione di un'opera in lingua francese che se non ci risulta aver lasciato larga traccia negli ambienti storici, ne lasciò però, come a noi sembra, non poca nella letteratura popolare cattolica in Italia.
L'opera è quella del padre gesuita Charles Clair,31) molto significativa in se stessa anche per il chiaro intento di utilizzazione in funzione antiliberale e antigovernativa che se ne fece con la traduzione italiana. L'autore era stato in Tirolo, ad Innsbruck, nel 1868 quando era viva ed accesa la polemica tra la Dieta tirolese e il Parlamento viennese in materia di poteri regionali e poteri centrali, specialmente in riguardo alle competenze legislative attinenti al settore di tradizionale influenza del clero, quello della sorveglianza sulle scuole e sui libri di testo. E fu uno scontro così acuto che condusse poi alle dimissioni dal Reichsrat dei deputati conservatori tirolesi di lingua tedesca. Non sappiamo quanto quella esperienza diretta con l'autonomismo regionale tirolese abbia condizionato il pensiero e il giudizio del Clair. Certo è che egli evidenzia nell'insurrezione hoferiana oltre allo spirito antirivoluzionario [la rivoluzione ha sconvolto il mondo], antilluminista, antifrancese, antibavarese, anche l'opposizione al centralismo la grande macchina della centralizzazione cito e della pressione governativa [che] ... incominciò ad agire con una inesorabile regolarità ... schiacciando sotto di sé tutto ciò che le opponeva qualche resistenza.
In questa accentuazione del significato del motivo autonomistico e di rivolta contro la grande macchina del centralismo il Clair coglie, a nostro avviso, la causa più profonda della insurrezione.
Non è che altri, prima o dopo di lui, l'abbiano ignorato ma lo registravano come un generico richiamo emozionale alle libertà locali e paesane, alle tradizioni e ai costumi rusticani ed aviti, in una visione poetica, mentre
contro-rivoluzionaria dovrebbe oggi cercar di recuperare... (il corsivo è nostro). Siamo, come è evidente, ancora sull'onda delle interpretazioni e della utilizzazione fatta dell'Hofer dai gesuiti padre Bresciani e padre Clair.
31) CHARLES CLAIR, Andrea Hofer e l'insurrezione del Tirolo nel 1809, traduzione dal francese di un padre della medesima Compagnia (D.C.D.G.), estratto dal periodico La Campana di S. Pietro, Roma, ed. Agenzia Generale Ecclesiastica di G. Amori, 1875, in 16, pp. 211. 11 lavoro era stato pubblicato nel 1868 in Etudes religieuses historiques et litté-raire , 18681 Bruxelles, 18803 Ginevra.