Rassegna storica del Risorgimento
HOFER ANDREAS; STORIOGRAFIA ITALIA; TIROLO STORIA 1809
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Andreas Hofer 411
presi) e che le operazioni insurrezionali e degli eserciti contrapposti durarono alla lunga dalla metà aprile a novembre.
Ancor più sospette appaiono se si confrontano con quelle riguardanti le leve nel Dipartimento dell'Alto Adige durante le campagne napoleoniche dal 10 al 14 e i morti per ferite o per malattie. Pietro Pedrotti in uno studio accurato43) offre dati finali dedotti in via presuntiva, ma appoggiati ad una rigorosa documentazione del succedersi dei periodi di chiamata alle armi. E quei dati parlano di circa 3.000 giovani levati nell'intero Dipartimento e di circa 1.000 periti sul campo o negli ospedali per ferite o malattie.
Vero che negli avvenimenti dell'anno 1809 v'era la componente della insurrezione popolare che è certamente più estesa di quella per chiamata su regolari liste di coscrizione, ma tuttavia considerata la episodicità, la brevità e la localizzazione domestica dell'insurrezione le cifre che ad essa si riferiscono e sopra indicate appaiono piuttosto gonfiate.
Non è questa la sede per entrare nella discussione di merito sui sistemi e sui metodi seguiti per ottenere quelle cifre. La chiamata alle armi e il reclutamento avveniva secondo vecchie consuetudini e forme consistenti nello imporre ai Comuni la fornitura di un certo numero di difensori del paese e la costituzione delle compagnie di difesa . A parte i gruppi di irregolari rivoltosi delle prime settimane localizzati lungo l'asta del Noce e delTAvisio, i Trentini, furono chiamati alle armi nel giugno 1809, prima dai 16 ai 45 anni, subito dopo dai 18 ai 60. Ma furono gli stessi Comuni, maggiori e minori ad opporsi alla leva Trento, Rovereto, Ala, Condino, Borgo Valsugana e altri, ricorda l'Hormayr e a sfuggire con vari motivi al reclutamento. Dove si aveva maggior capacità di giudizio non passava inosservata la contraddizione in cui era caduta l'azione politico-militare dell'Austria e del Tirolo. Se quest'ordine (di reclutamento forzoso e di massa) dovesse avere il suo effetto scriveva il Graziadei nella sua Cronaca**) sarebbe la cosa più terribile che mai fosse accaduta alla città di Trento e sarebbe assai peggiore di qualunque più vigorosa coscrizione militare. Sembrò impossibile a credersi che l'Austria, la quale nelle sue proclamazioni condannò la Baviera, perché ordinò la coscrizione contro le promesse fatte al Tirolo di conservargli la sua costituzione ... voglia poi Ella in modo affatto insolito ed inumano infrangere la costituzione stessa... . Ci si riferiva ai vecchi patti del 1511 secondo i quali il Tirolo trans e cisalpino e Principato Vescovile di Trento si erano obbligati bensì a fornire contingenti militari, ma in limiti contenuti e precisati e solo per la difesa del paese.
La quantificazione della partecipazione di insorgenti e combattenti trentini al moto hoferiano è una questione ancora aperta45) e che abbisogna di ulteriori ricerche: altro è infatti il numero delle compagnie esistenti sulla carta, altro quello delle effettivamente operanti; altro il numero prescritto
43) PIETRO PEDROTTI, / contingenti di leva, gli ufficiali, i soldati del Dipartimento dell'Alto Adige, In Archivio per l'Alto Adige, anno III (1908).
*3) GIROLAMO GRAZIADEI, Cronaca di Trento, ms. biblioteca comunale di Trento.
43) PIETRO PEDROTTI aveva iniziato diliger)tissime ricerche negli archivi comunali e raccolto interessante e copioso materiale, già prima della guerra 1914-1918. Esiste presso il Museo del Risorgimento di Trento il fascicolo dei suoi appunti (XV/1 n. 8216) dei quali ci slamo valsi, col suo generoso consenso, nella nostra storia II Trentino nel secolo XIX cìt., dove alle pagine 97-103 abbiamo cercato di dare una prima sistemazione critica della questione.