Rassegna storica del Risorgimento
HOFER ANDREAS; STORIOGRAFIA ITALIA; TIROLO STORIA 1809
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1984
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Umberto Corsini
non trovò pace nella storiografia italiana. Al dì là del Brennero era, come si disse, evocata a fini irredentistici sudtirolesi e al di qua, in polemica con quegli scopi politici, era discussa non con buon animo e le tragiche vicende personali che l'eroe subì furono addebitate in gran parte alla responsabilità dell'imperatore d'Austria che, ed è vero, non copri o non ebbe la forza dì coprire dalla repressione francese il capo e altri uomini di vertice di quella guerra di liberazione del Tirolo che aveva suscitato, finanziato e appoggiato coi repartì regolari del suo esercito.
Nel 1928 vide la luce in Italia un'opera specifica su Andreas Hofer e le sue imprese, autore Italo Caracciolo. 48> Mentre gli altri saggi od opere che abbiamo citato appartengono al genere del racconto storico, della narrativa popolare o affrontano singoli momenti e singole questioni, oppure ricordano incidentalmente seppure con interessanti giudizi l'insurrezione hoferiana, questo del Caracciolo vuol essere un lavoro sistematico e organico. E in ciò consiste il suo pregio intenzionale. Ma anche l'opera del Caracciolo ha una sua motivazione d'origine politica. E lo confessa egli stesso nella sua prefazione al volume.
La Germania dopo l'armistizio dell'I 1 novembre 1918 e ancora nel corso delle trattative di pace si era eretta a difensore 49> delle minoranze nazionali che nel nuovo assetto territoriale europeo designato dalle Potenze vincitrici stessero per essere inglobate entro in confini di Stati eteronazionali. L'occhio era rivolto all'Austria e alla sua auspicata annessione, al Tirolo e al Sudtirolo. Per la sorte di questo, oltre a Vienna e ad Innsbruck si faceva parte attivissima Monaco di Baviera che anche e specialmente dopo il Trattato di San Germano alimentò l'irredentismo sudtirolese e si costituì quasi a naturale e legittimo difensore dei diritti della minoranza austrotedesca in Italia. Quali preoccupazioni e reazioni quell'atteggiamento della Repubblica di Weimar e della Baviera abbia sollevato nel clima della vittoria e dopo l'inizio dell'era fascista in Italia, presso i circoli governativi e nell'opinione pubblica è cosa nota. Ma quando il 4 febbraio 1926 alla Dieta bavarese il primo ministro Kolb per legittimare l'interesse della Baviera a ergersi a tutela del Sudtirolo tirò in campo i passati rapporti tra i due Paesi, la misura al Caracciolo parve colma e volle contrapporre la realtà storica, il fatto storico di Andreas Hofer, che è tutto un implacabile atto di accusa antibavarese .
L'opera del Caracciolo è una corretta esposizione dei fatti, appoggiata alla storiografia precedente, M> ma risente ovviamente della spinta emozionale politica che l'ha inspirata.
Già abbiamo sopra accennato a quella sua tesi che la partecipazione
4*) ITALO CARACCIOLO, Andrea Hofer nella insurrezione antibavarese del 1809, Bologna, 1928, pp. 234.
49) E significativo per ia data in cui fu assunto il 21 aprile 1919 il conchiuso del Gabinetto Scheidemann contenente gli indirizzi da seguirsi dai delegati tedeschi per la negoziazione della pace: Deutschland iritt atlgemein fiir den Schutz der nationalcn Min-derheiten ein . Aklen der Reichskanzlei, Weimarer Re pubi ile, das Kabinett Scheidemannt 13/2-20/6 1919, doc. n. 49.
5) Per gli avvenimenti trentini, specialmente il citato Andreis; per gli avvenimenti militari di più larga portata e le operazioni dei reparti napoleonici, il lavoro del generale OERRECAGATX, NOS campagnes au Tirol, Parigi, 1910, pp. 417.