Rassegna storica del Risorgimento

HOFER ANDREAS; STORIOGRAFIA ITALIA; TIROLO STORIA 1809
anno <1984>   pagina <416>
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416 Umberto Corsini
territoriale e gravitante per molte ragioni verso la pianura veneta, gli Stati provinciali non rivestivano una stessa essenziale importanza come per i paesi gravitanti su Innsbruck.
Non si può negare, l'abbiamo già osservato, che fra trentini e tirolesi vi siano state cause comuni nella insurrezione hoferiana, ma certo non vi fu identità e totale convergenza.
Prima dell'anno 1809 era già insorta infatti, e in modo formale e uffi­ciale, la questione dell'autonomia separata del Trentino dal Tirolo, questione che, come è ben noto, si sarebbe trascinata per tutto il secolo XIX e sino al crollo dell'Impero.
Nel 1802 quando, secolarizzato il Principato vescovile di Trento, si ebbe sentore che esso sarebbe stato consegnato alla sovranità asburgica, prima ancora della Convenzione di Parigi del 26 dicembre in forza della quale avvenne l'annessione, il Magistrato di Trento rimetteva all'i.r. Commissario von Bissingen un memoriale a) in cui si richiedeva una amministrazione sepa­rata da Innsbruck e una propria Dieta separata anch'essa da quella di Innsbruck.
Autonomia e autogoverno dunque, le cui istanze saranno fatte valere anche contro il centralismo bavarese negli anni 1806-1809, ma autonomia e autogoverno per il Trentino, separato da Innsbruck, pur impregiudicati i nessi politici con l'Impero e col Tirolo. È quello il momento e il tema su cui le due parti del Trentino, il già Principato vescovile e il Circolo ai confini meridionali trovano la loro unità politica, dopo tre secoli, avendo sempre conservato quella linguistico-nazionale. Ed è tutto il Trentino, non soltanto il Magistrato di Trento a muovere quella richiesta di separazione, arnministrativa e di organi rappresentativi, da Innsbruck ... vantaggiosa e giusta ... attesa la diversità di lingue... come risulta dalla nuova petizione presentata all'u*. Commissario Strobel a fine gennaio 1803. P
Né la storiografìa austro-tedesca, né quella italiana ha sufficientemente posto attenzione a ciò, onde la prima ha unificato al di là dei limiti reali motivazioni trentine e motivazioni tirolesi della insurrezione; e la seconda o ha seguito quella austro-tedesca, o ha negato con spirito nazionalistico ogni e qualsiasi comunanza, o, come nell'opera di Italo Caracciolo, ha posto l'ac­cento su un fattore che comune non era. Maggiore incidenza infatti ebbero nel Trentino le riforme bavaresi delle circoscrizioni e degli ordinamenti comunali che venivano a turbare e sconvolgere ordinamenti spontanei e di tradizione secolare. Le Regolarne maggiori e minori scriveva ancora nel 1852 Agostino Perini queste antiche istituzioni del paese, che costituivano
53) BERNARDINO GIRARDI DB PIETRAPIANA, Cronaca dei fatti accaduti in Trento in occasione della guerra fra la Casa d'Austria e la Francia incominciata il 14 maggio 1796 e continuata fino all'I1 dicembre 1809, ras. 261-262 della Biblioteca comunale di Trento, voi. li sub 23 novembre 1802.
s*) Li paesi del Tirolo meridionale a noi circonvicini, cioè Rovereto, Arco, Riva, li quatto (sic) Vicariati, Val Lagarina, Valsugana, Val di Flemme, Val di Sole e Vale (sic) d'Annone, Levia, Rendena e Giudicarle, bramano di unirsi alla città di Trento, per impetrare dalla Maestà I.R. ... ecc., ivi sub 31 gennaio 1803.
55) AGOSTINO PERINI, Statìstica del Trentino, Trento, 1852, voi. 1, p. 130.