Rassegna storica del Risorgimento

ESULI ITALIANI MESSICO 1820-1835
anno <1984>   pagina <426>
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426 Luciano G. Rusich
Conscio della sua delicata posizione di straniero e ancor più preoccu­pato per l'esplosiva situazione politica messicana, Santangelo cerca dispe­ratamente di non venir coinvolto con il suo giornale nella lotta politica messicana, sia in favore che contro il governo di Santa Anna. Ma gli avve­nimenti incalzano. Santa Anna vuol disfarsi del federalismo e cambiare la Costituzione del 1824, facendo persino ricorso alla forza. TI primo passo è quello di limitare il numero degli appartenenti alla milizia dei vari Stati. A questa misura che mira a indebolirli, si ribellano lo Stato di Zacatecas e quello di Coahuila e Texas. Santa Anna debella lo Stato di Zacatecas e organizza una spedizione punitiva contro il Texas, facendola precedere da una diffamatoria campagna di stampa. Il solo giornale messicano che rea­gisce a questa campagna è il Correo Atlàntico il quale non solo domanda delle prove sui supposti arbitrii e crimini commessi dai coloni texani, ma getta dei seri dubbi sulla veridicità e sulla buona fede della stampa gover­nativa. La vendetta di Santa Anna è immediata; il governo messicano gli ordina di lasciare Città del Messico per Vera Cruz entro tre giorni e da lì, imbarcarsi sulla prima nave diretta negli Stati Uniti.
L'undici agosto 1835, il Santangelo sbarca a New Orleans. Il sessan­tenne carbonaro italiano è ora libero di dedicarsi interamente e senza compromessi alla causa dell'indipendenza del Texas dalle colonne del Correo Atlàntico che, il 29 febbraio 1836, riprende le pubblicazioni. Sostanzialmente, oltre a denunziare gli abusi e le crudeltà di Santa Anna contro i texani, il Correo Atlàntico sostiene il diritto che hanno i texani di costituirsi in repub­blica indipendente in virtù della Costituzione messicana del 1824, violata da Santa Anna, e lotta per il riconoscimento della Repubblica del Texas da parte del governo degli Stati Uniti, in base al diritto internazionale e a quella che era sempre stata la politica americana in simili circostanze.
Il Senato degli Stati Uniti riconobbe ufficialmente l'indipendenza del Texas il 20 giugno 1836. L'ultimo numero del Correo Atlàntico uscì il 15 ago­sto 1836. Tutto sommato, con il riconoscimento dell'indipendenza del Texas, il giornale aveva visto trionfare la causa per la quale s'era battuto e poteva ben cessare le pubblicazioni, nella convinzione d'aver fatto il proprio dovere. Il riconoscimento ufficiale per l'opera svolta da questo patriota italiano venne il 9 gennaio 1839 quando: Il Senato e la Camera dei Rappresentanti della Repubblica del Texas riuniti in Congresso donarono a Orazio de A. Santangelo una lega di terra con i ringraziamenti del Congresso per l'aiuto costante e zelante con il quale ha sostenuto la causa per l'indipen­denza del Texas sul giornale chiamato il Correo Atlàntico, contrastando l'oppressione dei nemici delle libertà civili e religiose . l7>
Naturalmente la sua carriera come giornalista non termina con la raggiunta indipendenza del Texas. Sono famose le sue polemiche con due giornali di Filadelfia, il Pennsylvania Inquirer ed il Public Ledger, a difesa del buon nome degli italiani. Però è la questione dell'annessione del Texas
Society di Boston, Massachusetts. Un microfilm di quest'ultima raccolta è in possesso della Biblioteca Provinciale di Benevento.
ni Copia della dichiarazione del Congresso del Texas, autenticata dal console degli Stati Uniti a Marsiglia, il 20 aprile 1848 (traduzione dell'autore). Biblioteca Nazionale di Napoli, Ms V A 48/6.