Rassegna storica del Risorgimento
CARTEGGI (GUERRAZZI-MAINERI); GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO LETT
anno
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1984
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pagina
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441
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F. D. Guerrazzi e B. E. Maineri 441
della società ottocentesca. Rifugge pertanto da qualsiasi forma di astrazione e di puro ed esteriore formalismo e rigetta decisamente il principio dell'arte per l'arte . M>
Il Maineri sostenne esplicitamente, anche in memorabili processi,20 la finalità pedagogica (Dio, famiglia, patria e umanità) che deve permeare la letteratura. Meritano... quei libri che intendono specialmente alla cultura del cuore e offrono esempi da formare il carattere; che fanno conoscere le glorie e i vantaggi del lavoro, che insegnano i benefici della previdenza e del risparmio, che inculcano l'amore e la concordia... La cultura dell'intelletto senza quella del cuore non basta; anzi l'istruzione, priva di elemento educativo, riesce spesso più esiziale della stessa ignoranza. E come esser redenti dalla cultura, se rimaniamo insensibili all'amore del bene? . 2 Come per il Guerrazzi, così per il Maineri; a prescindere dalla propensione naturale, la scelta del genere narrativo obbedisce alla esigenza di svolgere un'azione civile presso il pubblico . ">
Ma i libri guerrazziani educano? TI Croce risponde: Solo il vero educa le menti, solo la sincerità chiama la sincerità e riscalda i cuori; ed è probabile che dove sembra che i romanzi del Guerrazzi producessero meravigliosi effetti di libertà e d'amor di patria, questi effetti sorgessero da altre cagioni e si facessero strada nonostante la rettorica di quelle pagine.28) Il nostro Baccio se ne era reso conto. Non dico che tutte le sue opere s'abbiano a mettere in mano dei giovani, teneri alle impressioni come cera all'impronta: certe frasi, piene d'ira e di potente concitamento valgono a conturbare la serena e gentile condizione degli spiriti adolescenti e giovanili... .
Nella produzione letteraria maineriana successiva, esperienza ed età fecero passare dal romanzo storicheggiante di gusto guerrazziano al racconto fantastico, intimo, fiabesco. Non va dimenticato che fu il Maineri ad introdurre in Italia Edgar Allan Poe,30) quando, però, aveva già scritto alcuni racconti fantastici , i quali per tanto non furono imitati dal grande americano, come qualche contemporaneo malignava.315
Compose altresì innumerevoli monografie storiche, biografie, epistolari, articoli giornalistici... In tutti questi scritti si rivela scrittore manzoniano: date le premesse e gli intenti non poteva esser diversamente. Ma si badi, manzoniano perché per quel grande, come per l'Alfieri, il Foscolo, il Nicolini, il Mazzini ed il Guerrazzi il libro non fu se non un'arma alla rivendica-
20 T. SCAPPATICCI, Un intellettuale dell'Ottocento romantico: P.D.G. Il pubblico, l'ideologia, la poetica, Ravenna, Longo, 1978, p. 67.
25) B. E. MAINERI, Il mio processo per la letteratura disonesta, Milano, A. Zanaboni, [1876] e B. E. MAINERI, Letteratura disonesta. Lettera di B.E.M. all'avv. Carlo Romussi con note e documenti, Milano, tip. Patronato, 1876.
W B.E. MAINERI, Nozze Malneri-Curlo 11 giugno 1886, Roma, Civelli. 1886.
27) T. SCAPPATICCI, Un intellettuale clt., p. 133.
28) B. CROCE, La letteratura della Nuova Italia, voi. I. Bari, Laterza, 1929, pp. 43-44.
29) B. E. MAINERI, premessa a F. D. GUERRAZZI, Manzoni cit., p. 28.
30) E. POE, Storie incredibili saggio e versione di B. E. M Milano, Pirola, 1869.
31) Cfr. recensione in Civiltà Cattolica, 18 ottobre 1884, p. 194,