Rassegna storica del Risorgimento
CARTEGGI (GUERRAZZI-MAINERI); GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO LETT
anno
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1984
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pagina
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444
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444 Gian Luigi Bruzzone
sembra evidenziare l'ignoranza musicale del Guerrazzi, perché questi imputa ad antipatia il rifiuto di Verdi a scrivere per Rossini. Le battute circolanti a tal proposito non sono attendibili sostiene il Della Corte bastino a dimostrarlo le iniziative promosse dal compositore di Busseto per comporre una messa in onore del Pesarese, assegnandone i pezzi ad altrettanti musicisti. Conclude affermando: sembra che in seguito ai chiarimenti del Macchi [Mauro], il Guerrazzi si proponesse di ritoccare l'opuscolo . **>
4. La sera del 23 settembre 1873, Francesco Domenico Guerrazzi, quasi settantenne, udendo la banda suonare l'inno austriaco, si adirò talmente da venir meno all'improvviso, spezzato da un colpo apoplettico. Gli ultimi pensieri dei suoi giorni, tuttavia, erano stati di pace, di fratellanza, di amore e volle sopra tutto ricordato il nobile ufficio delle lettere, le quali a che cosa servirebbero se non educassero l'animo a virtù e gentilezza? . *0
H Maineri, dopo le esequie manifestò al nipote dell'estinto la propria disponibilità a curare le opere inedite dello zio. E Francesco Michele, così fra l'altro rispondeva: La sua offerta di prestarci l'opera del suo ingegno per le pubblicazioni postume dello illustre defunto, mi giunge tanto più grata ed accetta, in quanto che non saprei a chi meglio affidarle, avendo imparato ad avere della mente e del cuore di V. S. quella stima a cui Ella giustamente ha diritto . **)
Non conosco nei particolari la faccenda, ma assai velocemente fu allestito un Comitato per la pubblicazione delle opere inedite di F. D. Guerrazzi , se ne diede avviso a vari periodici e si spedì a persone amiche o in contatto col Guerrazzi una lettera a stampa. Essa firmata da Francesco Michele Guerrazzi pregava di concorrere con l'invio d'informazioni, lettere e scritti (in copia): sarebbe stata un'impresa utile alle lettere, destinata ad accrescere nuovo decoro alla Patria nostra e a rendere meritato omaggio alla memoria dell'illustre estinto. Il Comitato era composto da: Giorgio Pallavicino Trivulzio (presidente onorario), Aurelio Saffi, prof. Pietro Fanfani, prof. Giosuè Carducci, prof. Ferdinando Bosio, prof. B.E. Maineri, aw. Tommaso Paoli, dott. Antonio Mangini, aw. F. E. Filippi (presidente della Fratellanza artigiana di Livorno).48)
A livello operativo peraltro non sembra che il Comitato attuasse granché, tanto da non oltrepassare la fase progettuale. Del resto all'inizio del 74, Francesco Michele aveva inviato al Maineri (come s'è detto) due inediti dello zio,49* da pubblicare extra-Comitato. Se è consentita una illazione, allo scrivente sembra aver intuito che al nostro Maineri non sarebbe dispiaciuto curare di persona gli scritti inediti o dispersi dell'amico, senza tanti comitati. Francamente diremmo ne possedesse anche le capacità: pur senza essere grande storico o grande letterato infatti (come non lo è il Guerrazzi) non
45) B.E. MAINERI. V. D. Guerrazzi, in L'Adolescenza pel 1874, Milano, 1873, p. 215, la citv è adattata.
**> Lettera di F. Michele Guerrazzi al Maineri, del 3 ottobre 1873; Archìvio Maineri.
*7) Ad es. stilla Gazzetta Livornese, 11 ottobre 1874.
) Copia della lettera, altrove sconosciuta, presso l'Archivio Maineri. I documenti dovevano inviarsi in Livorno al nipote {Via del Fosso n 7, 3 piano), o al dott. Mangini (P.za d'Arme n 20).
**> Si noti 11 registro affettuoso e 11 tu, rispetto alla lettera 3 ottobre 1873.