Rassegna storica del Risorgimento

anno <1984>   pagina <481>
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Libri e periodici
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la raccolta dell'epistolario dei patriota di Lendìnara, in una con le lettere dei corrispondenti e con gli artìcoli sui giornali che talora trascendono il momento contingente, indicando o anticipando eventuali decisioni e scelte di esponenti politici di parte democratica. Di un qualche interesse sarebbe stato, ad es., lo studio dei rapporti tra il Mario, La provincia di Mantova da lui diretta e la Lega veneta-mantovana del 1874.
Mentre non si può che lodare l'opera degli organizzatori e dei partecipanti del convegno sul Mario, è opportuno riconoscere l'utilità degli studi su figure in passato consi­derate minori , meritevoli invece di completo recupero attraverso studi, convegni, pubbli­cazioni e dibattiti. L'indice dei nomi completa il volume.
t RENATO GIUSTI
RUGGIERO MARCONATO, La figura e l'opera di Leone Wollemborg. Il fondatore delle casse rurali nella realtà dell'Ottocento e del Novecento; Treviso, Padova, Ed. La vita del popolo , 1984, in 8, pp. 413. L. 20.000.
Distinto in tre parti, il presente volume nella prima sezione delinea il profilo della figura e dell'opera di Leone Wollemborg, nella seconda illustra la vita della cassa rurale di Loreggia, nella terza pubblica una scelta di scritti del Wollemborg in una con un elenco bibliografico completo di tutti gli articoli e i discorsi del senatore padovano dal 1880 al 1930. Il Wollemborg (Padova, 1859), noto soprattutto come fondatore della prima Cassa rurale italiana (1883) sulla scia delle iniziative e delle esperienze del Raiffeisen in Germania, alla diffusione di tali casse nel Veneto e in altre regioni della penisola dedicò la sua attività per molti decenni, facendo opera di propaganda, pubblicando un mensile La cooperazione rurale (1885-1904), intrecciando rapporti di studio con economisti e politici, intervenendo su pro­blemi di carattere economico e finanziario alla Camera o al Senato; in specie la corrispondenza rimasta, gli interventi parlamentari e gli articoli documentano l'ampiezza e la qualità del suo lavoro, l'impegno posto in campo al fine di migliorare le condizioni del mondo del contado dal tempo della crisi agraria in avanti. Senza approfondire le osservazioni del Marconato sulle condizioni del Veneto nel secondo Ottocento in base agli scritti dei contem­poranei e degli storici dei giorni nostri, è da sottolineare la riuscita della proposta Wollem­borg, giunta al momento opportuno. La proposta della cooperazione riuscì felicemente sia perché si dimostrò in grado di fornire il denaro che occorreva alle campagne, sia, nel metodo, per la consuetudine di risolvere i problemi all'interno della propria comunità, alla quale il contadino era abituato da sempre. Nessuno, infatti, dall'esterno, si era mai interessato al mondo rurale se non per aumentarne lo sfruttamento; da ciò, con l'aiuto della Chiesa, il contadino aveva imparato che da solo doveva risolvere i suoi problemi, o al massimo cercare fra i suoi compagni di sventura un qualche sostegno. Per questo la cooperazione ebbe tanta fortuna alla fine del secolo, perché in un certo senso era l'unica via praticabile, se si voleva rompere con l'isolamento sociale ed economico del mondo rurale (p. 91). L'immobilismo delle colture e delle tecniche, la mancanza di credito agrario, le difficoltà antiche e strut­turali dell'economia rurale del Veneto venivano registrate, a livello pubblicistico e parla­mentare, da economisti e studiosi, assumendo un particolare significato negli anni della crisi agraria che diede luogo al diffondersi dell'emigrazione nelle Americhe; e certamente una delle vie per il perfezionamento dell'agricoltura ed il miglioramento, sotto il profilo sociale, delle condizioni di vita e di lavoro del contado, fu l'istituzione delle casse rurali che, attraverso l'associazionismo cooperativo, permisero di affrontare il problema del credito dall'interno del mondo rurale, con soluzioni pratiche ed efficaci a cui negli anni '80 avevano guardato per primi in Italia Alessandro Rossi, Antonio Keller ed il Wollemborg. Questi, occupandosi di progetti ed iniziative circa le casse rurali, ebbe ad allargare in seguito la sua azione liberale a vantaggio del mondo contadino, con l'istituzione di