Rassegna storica del Risorgimento
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1984
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Vita dell'Istituto
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Piedìraonte Matese nel giugno del 1984, hanno parlato l'on. Giuseppe Galasso, sottosegretario al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e l'on. Rosario Romeo, deputato europeo. In seguito il prof. Nicola Terracciano ha intrattenuto il numeroso pubblico sulla figura del patriota liberale moderato Beniamino Caso, mentre il dott. Antonio Giordano riassumeva l'attività svolta dalla sezione di Piedimonte Matese, riferendosi al programma dato alle stampe dal dott, Attilio Costarella. Ambedue le mostre sono state curate da Giuliano Palumbo e Rosario Di Lello.
Il Comitato ha curato e sta curando la pubblicazione dì numerosi lavori.
Sono in corso di stampa gli Atti del Convegno di Alpino organizzato dal Comitato, col patrocinio di quella Amministrazione Comunale, sul tema Economia e popolazione nella Valle del Uri mi secc. XVIII e XIX, convegno tenuto nell'ottobre del 1981. Oltre agli interventi dei proff. Alfonso Scirocco: e Pasquale Villani, il volume contiene i seguenti saggi: 1) Silvio De Bajo, L'industria della lana nel Regno di Napoli nel 1 Ottocento', Carmine Cimraino, Capitalismo e classe operaia nei centri lanieri dell'Italia Meridionale (1861-1866): La Valle del Liri e l'area matesina; Olindo Isernia - Carmine Cimmino, Il mercato della terra nel Mezzogiorno d'Italia: la vendita dei beni demaniali ed ecclesiastici nella Valle del Liri dopo l'Unità; Renato Lalli, Viaggiatori stranieri nella Valle del Liri nel '700: Nicola Terracciano, Fonti per una storia di Arpino nell'Età del Risorgimento conservate presso l'Archivio di Stato di Caserta.
Nel corso del 1982 sono state pubblicate le seguenti ricerche (novembre-dicembre): l) Nicola Terracciano, Arrigo Malatesta; 2) Olindo Isernia, Silvio Spaventa; 3) Francesco Garofano-Venosta - Carmine Cimmino, Un medico Patriota dell'Ottocento: Luigi Garofano; dalla Democrazia al socialismo: Domenico Santoro; 4) Carmine Cimmino - Virginia Rosano, La stampa periodica edita in Terra di Lavoro conservata presso la biblioteca nazionale di Firenze (186U1953).
Carmine Cimmino
CATANIA. Il Comitato di Catania, dopo la lunga gestione commissariale, ha ricostituito i suoi organi statutari il 12 dicembre 1983, con l'elezione da parte dei soci del consiglio direttivo. In una successiva riunione, il direttivo ha eletto Presidente il prof. Enzo Sciacca (Università di Catania), vice Presidente l'on. aw. Antonello Dato, segretario-tesoriere il dott. Aldo Nicosia. Il Comitato ha stabilito la sua sede presso l'Istituto dì Scienze Sociali della Facoltà di Scienze politiche, Via Reclusorio del Lume n. 44, Catania.
Il programma del nuovo consiglio direttivo era incentrato su l'organizzazione di un convegno nazionale sulla figura e l'opera di Giorgio Arcoleo. A tal fine, il comitato di Catania ha cercato la collaborazione di altri enti pubblici e privati e in particolare dell'Istituto di Scienze Sociali dell'Università di Catania e del Circolo culturale G. Arcoleo di Calta girone. Il convegno, il cui tema era: Giorgio Arcoleo settantanni dopo: Stato politica diritto, ha avuto luogo nei giorni 1, 2 e 3 ottobre 1984 a Catania e Caltagirone.
In particolare, i lavori congressuali sono stati aperti nell'Aula Magna del Palazzo centrale dell'Università, alla presenza del Rettore dell'Università, dei Presidi delle Facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze politiche, del Presidente della Regione siciliana e di altre autorità civili ed accademiche. Il Presidente nazionale dell'Istituto, prof, Emilia Morelli, ha presieduto la seduta inaugurale nel corso della quale il prof. Vittorio Frosini dell'Università di Roma e membro del Consiglio superiore della Magistratura, ha tenuto la relazione introduttiva su Giorgio Arcoleo giurista e politico . Successivamente i convenuti si sono trasferiti a Caltagirone, visitando anche i centri di Mineo e Vizzini, legati alla memoria di Capuana e Verga, simpaticamente accolti dalle autorità locali. A Caltagirone, la seconda giornata congressuale si è aperta con la relazione del prof. Massimo Ganci, dell'Università di Palermo, La Sicilia nell'età di Di Rudinl , che ha costituito lo scenario politico sociale e istituzionale nel quale si colloca la figura e l'opera di Arcoleo. Ma Arcoleo fu soprattutto giurista, e alla sua attività in questo settore ha dedicato la sua attenzione Maurizio Fioravanti, dell'Università dt Firenze (Il diritto costituzionale di Giorgio Arcoleo), e anche Giorgio Sola, dell'Università di Genova che ha affrontato il tema Giorgio Arcoleo