Rassegna storica del Risorgimento
PECERIN VLADIMIR S.
anno
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1985
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pagina
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8
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8
Angelo Tarn borra
fibre più intime, se ebbe ad annotare: Trascorsi in Italia quattro mesi, libero, spensierato come un dio. Furono giorni sereni, e nell'azzurro e nel mio cuore ... In quattro mesi io ho vissuto tutta la vita , sottolineando così quanto il viaggio in Italia tradizionale da circa due secoli per non pochi russi della sua condizione ,3> avesse contribuito alla sua maturazione spirituale e culturale. Roma soprattutto lo colpì profondamente se si trova a esclamare di voler vivere e morire nella città eterna: se io avessi a morire in Russia, trasferite le mie spoglie in Italia ... Oh Roma! Roma! Meta unica e di per se stessa punto splendente del mio viaggio . M>
Naturalmente, nel clima romantico dell'epoca, Roma e la cupola di San Pietro, viste dalla terrazza del Pincio da poco ideata e messa in opera dal Valadier, gli suggeriscono una poesia fortemente ispirata Dal Monte Pincio (Z Monte Pinco), che suona così:
Qui, presso la santa cupola la stellina dell'amore si levava e con sguardo di madre illuminava la sua amata Roma.
Ma talvolta essa impallidiva e, come una torcia fra le tombe, bruciava con fiamma pallida presso le tombe dei figli.
E dissimulando come il sonno la visione mirabile di Roma tu di nuovo t'immergi nella torbida agitazione della vita.
E verso le rive di Napoli tu voli con pensiero triste: là, passeggiando Fra le tombe manifesti uno sguardo cupo?
No! Invano tu sei fuggito dalle anime del perduto gemito sotto la gronda delle rocce svizzere e sotto la cupola del Pantheon.
Tutto il bello passa. Uno zeffiro muove la vela e verso la Germania tristemente la navicella rapida ti conduce. !5)
Il lungo soggiorno di studio all'estero aveva fatto germogliare in PeSerin il distacco da!la Russia zarista, dove l'assolutismo di Nicola I aveva investito anche il dominio delle coscienze. Così non vi è da meravigliarsi se egli
13} Cfr. E. Lo GATTO, Russi in Italia. Dal secolo XVlì ad oggi, Roma, 1971.
J4) M. GERSENSON, Zizn' V.S. Peéerina (Vita di V.S. Peòcrin), Mosca, 1910, pp. 114-115.
15) Pubblicata nel 1835 con lo pseudonimo letterario di Doktor Fussgtìnger nel Moskovski} Nabljudatel' e riprodotta nei SamogU'nije Zapiskì cit., p. 19.