Rassegna storica del Risorgimento
PECERIN VLADIMIR S.
anno
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1985
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pagina
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Vladimir S. Peèerin
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all'epoca dei suoi studi a Berlino finì per sentirsi estraneo alla patria, sino ad odiarla con atteggiamenti b3rroniani e cosmopolitici:
Come è dolce odiare il proprio paese natale E attendere ardentemente la sua distruzione. Per vedere nella sua rovina l'alba di una vita nuova per il mondo.
Più ampiamente nel poema epico // trionfo della morte mai pubblicato e che ebbe circolazione manoscritta, lanto da riscuotere l'attenzione viva e partecipe di Aleksàndr I. Herzen e del suo amico N. Ogarèv Nicola I è adombrato nel tiranno Policrate di Samo; e vi si può cogliere, come in filigrana, la stessa dura repressione della rivolta dei Decabristi, che tanto aveva angosciato il giovanissimo Pecerin. l6>
Con uno stato d'animo che si può bene immaginare da questi scritti, nell'autunno del 1835 il giovane studioso lasciò Berlino e ebbe la nomina a professore straordinario di lingua e letteratura greca all'Università di Mosca, dopo aver completato la tesi di dottorato ed essersi presentato dinanzi all'Accademia delle Scienze di Pietroburgo con una solenne lezione pubblica, dedicata alla orazione funebre di Pericle tratta da Tucidide: una scelta che la dice lunga sul suo impegno a voler testimoniare la propria adesione agli ideali di libertà democratica. PeSerin prese servizio nel gennaio del 1836 e le sue lezioni secondo la testimonianza di amici e colleghi riscossero subito notevoli consensi per il livello veramente elevato: un suo collega, lo storico slavofilo M. P. Pogodin ebbe a scrivere del suo incredibile successo , raccogliendo egli intorno a sé i migliori studenti, poi affermatisi nei vari campi, primo fra tutti il filosofo slavofilo Jurij Samarin.
Ma da lui l'incarico di insegnamento all'Università di Mosca fu sentito subito come una parentesi temporanea: come ebbe a scrivere all'amico Ci2ov, la lettura e la meditazione delle Paroles d'un croyant di Lamennais gli avevano aperto gli occhi sulla realtà russa, dove in sede religiosa la fedeltà all'ortodossia era un obbligo civile, l'insegnamento era privo di libertà e dove era impossibile parlare, scrivere e persino pensare .17) La decisione di tornare all'estero non si fece attendere e chi, insperabilmente, gli venne incontro fu il conte Sergej Grigor'eviè Stroganov (1794-1882): uno spirito aperto e illuminato che univa la carica di curator degli studi nel distretto di Mosca (dal 1835) a quella di amministratore dei fondi per l'istruzione, proteggendo in tale veste giovani intellettuali e professori, col risultato di contribuire a svecchiare l'insegnamento universitario.
Secondo una testimonianza non sospetta, quella di A. I. Herzen à Moscou on s'occupait beaucoup de l'Université; et celle-ci était réellement une très grande source de lumières et de science pour le pays. Noblement dirigée, à travers tous les obstacles d'une réaction fulminante, elle était devenue une tribune de discussion et d'enseignement ... Le corps des profes* seurs, le corps enseignant en general dai ginnasi in su a joué chez
16) M. GERSENSON, op. cìt., p. 120; E. MAC WMITU, op. cit., p. 301.
17) E. MAC WHITE, op. cit., pp. 301-302.