Rassegna storica del Risorgimento
PECERIN VLADIMIR S.
anno
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1985
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pagina
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Angelo Tarn borra
nous un ròle dans l'educa tion du pays et, à quelques exceptions à peu près, un ròle très beau ... Luttant contre la pauvreté, Uvrés sans contròie a une administration brutale ... i docenti n'en préchaient pas moins l'idée de l'indépendance et la haine de l'arbitraire. Le corps enseignant a été, après la littérature, le second reprcsentant de la conscience qui se réveillait .,8) Peéerin era uno di questi insegnanti, anzi uno di quelli più all'avanguardia, se a metà maggio del 1836 ebbe il permesso di andare a perfezionarsi a Berlino. Più tardi, nel gennaio 1837, una lettera del conte Stroganov gli assicurava un credito di mille franchi presso qualsiasi ambasciata russa. Ma il giovane, deciso a rimanere all'estero, si guarderà bene dall'usufruire di questa borsa di studio: il 23 giugno del 1836 una diligenza lo aveva già sbarcato a Basilea.
Non è facile ricostruire le tappe iniziali dell'esilio di Peeerin in Svizzera, soprattutto rispetto ai vari ambienti da lui frequentati: e i suoi appunti, più che memorie disordinati e frammentari accrescono la difficoltà. Comunque sia, il primo atto a lungo maturato già prima di partire per l'estero, fu quello che possiamo definire come un vero e proprio pellegrinaggio , romantico e sentimentale, sulle orme di Giuseppe Mazzini.
Come è bene ricordare per sommi capi, la Svizzera ha occupato per molti anni un posto di grande rilievo nell'attività e nello stesso pensiero politico dell'Esule italiano: dopo aver sostato a Ginevra nel 1831, il soggiorno in Svizzera fra il 1833 e il 1837 cui si riferirà Peòerin fu senza dubbio il più lungo e il più importante; come ha ben sottolineato Lue Monnier, il peut ètre considerò à juste titre comme une des étapes décisives de sa vie. Rifugiatosi a Ginevra nel giugno del 1833, di lì egli si dedica anima e corpo a quella spedizione di Savoia del febbraio 1834, che alla guida del gen. Ramorino, si risolse in un disastro. Fu, questa, solo una battuta d'arresto perché due mesi più tardi, il 15 aprile 1834 Mazzini dà vita, a Berna, alla Giovine Europa ; il 19 dello stesso mese si rivolge direttamente ai patrioti svizzeri, invitandoli ad aderire a questa nuova associazione, di cui farà parte la Jeune Suisse , costituitasi poi a Villeneuve il 25 luglio 1835: con essa Mazzini cercò di creare una organizzazione politica pubblica che raccogliesse e unificasse le forze della democrazia svizzera per guidarle nella lotta per il rinnovamento delle strutture politiche dello Stato elvetico . 19> Ospite dall'aprile del 1835 al maggio del 1836 dell'albergo del dr. Girard insieme ai due fratelli Ruffini, a Granges (Grenchen) nel cantone di Soletta (Solothurn), egli vi trova la tranquillità ideale pour écrir, approfondir ses convictions politiques et spiritualistes . * A Bienne il 1 luglio 1835 esce il primo numero del suo foglio di azione politica La Jeune Suisse, ma ben presto perquisizioni.
i*> A. I. HERZEN, Nouvelle phase de la littérature russe, Bruxelles e Gand, 1864, rist. in Sobranle soiincniì. voi. XVIII. Mosca, 1959, pp. 153-154.
I9j F, DELLA PERUTA. Mazzini e la Giovine Europa, In Annali dell'Istituto Gian Giacomo Feltrinelli, V, 1962, Milano, 1963, p. 65: In. id., Mazzini e i rivoluzionari italiani! Il 0partilo d'Azione 1830-1845, Milano, 1974, pp. 202; 208-219.
20) L. MONNIER, Mazzini et la Suisse, In Mazzini e il Mazzimanesimo. Atti del XLVI Congresso di Storia del Risorgimento italiano (Genova 24-28 settembre 1972, Roma, 1974, pp. 85-86; E. HAEFLINOER, Mazzini und sein Aufentthalt in Grenchen, in Revue d'Histoire suisse, VI. 1925. p. 492 sgg.