Rassegna storica del Risorgimento
PECERIN VLADIMIR S.
anno
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1985
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pagina
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16
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Angelo Tamborra
l'aspetto russo del socialismo europeo s,30* vale a dire il populismo, ha nell'esule russo uno dei suoi esponenti, ricco di una particolare connotazione religiosa. E questa emergerà, prepotente, sin dagli inizi del suo soggiorno in Belgio.
Infine, nel microcosmo di rifugiati politici in Svizzera, non poteva mancare qualche altro russo (o polacco), come quel Nikolai N. Bernacki, che si laureò in medicina a Zurigo e, amico di Aleksàndr I. Herzen, dopo il 1851 ne diverrà medico di famiglia sulla Costa Azzurra. La sua scrive Pece-rin era una natura slava profondamente radicata, priva della più piccola comprensione delle condizioni morali della società . Neil'abbracciare sino alle estreme conseguenze le idee di Babeuf, alle quali cercò di guadagnare Peòerin, egli sosteneva con forza e convinzione: Dalla mattina alla sera la tavola sarà aperta a tutti i cittadini, mangerete e berrete quanto e tutte le volte che vorrete e non avrete da pagare nulla . E alle obiezioni di Peòerin che taluni cittadini dovessero pur lavorare duramente per assicurare alla società tutti questi benefici, l'apostolo sorrise leggermente , dicendo: Ma naturalmente, saranno costretti a lavorare. Non c'è per questo la ghigliottina? . Naturalmente, il Bernacki non si faceva molte illusioni circa le capacità rivoluzionarie di Pefierin, se gli disse: Vous n'ètes pas un homme d'action. Nous vous mettrons au parlement. Vous y ferez des discours et après nous vous couperons la tète . Sissignore ... la ghigliottina rimarrà in permanenza sulla piazza: guillotine en permanence .
Il Bernacki cercò, per il momento senza riuscirvi, di guadagnare Pecerm alle sue idee suggerendogli di leggere la Conspiration patir Végalité dite de Babeuf di Filippo Buonarroti (Bruxelles, 1825) ma gettò più di un seme. E come avvertiva di avere a che fare con uno spirito profondamente religioso, non esitò a dirgli : Voi sapete, per la verità Gesù era uno di noi . Ed il commento che Peòerin consegna alle sue memorie, sin da questo momento la dice lunga sul processo di maturazione spirituale e religiosa cui egli sta giungendo, se scrive: Certamente non era la prima volta che io sentivo una opinione simile, sia pure in forma differente. Un reverendo pastore rurale, elevando umilmente gli occhi al cielo, mi aveva detto: Sii Gesù Cristo è stato il primo repubblicano! . 3l>
Vi sono già qui tutti gli elementi della sua fede cristiana, fortemente radicata nella socialità, che dovevano guidarlo nella svolta più drastica, quella verso il cattolicesimo. Più o meno alla stessa epoca, spinto da analoghe insoddisfazioni e non lontano anch'egli dai Decabristi, Piotr Jakovleviò Caa-dàev che non è male accostare a Pecerin, anche nella sua veste di esiliato in patria aveva espresso nella prima Lettre sur la Philosophie de VHistoire del 1836 il proprio rifiuto della Russia ufficiale, meglio della Russia tout court: l'Occidente preferito all'Oriente, tanto il passato che il presente del paese parimente respìnti, per lui il dato fondamentale era che la Russia, con lo scisma si fosse resa estranea alla coscienza unitaria dell'Europa cristiana tanto da chercher dans la misérable Byzance ... le code moral que devait faire notre educa tion ; ed egli giunge infine a esaltare il profondo impegno
30) p. VENTURI, // populismo russo, Torino, II1 ed., 1972.
a) VI. PtóERiN, Zapisfd ecc., cit., pp. 43-87.
32) La più recente e completa edizione critica delle Lettre* Phllosophiques di Caadacv