Rassegna storica del Risorgimento
PECERIN VLADIMIR S.
anno
<
1985
>
pagina
<
21
>
Vladimir S. Peèerin
21
St-Trond, lo indussero a battere alla porta dei Redentoristi: un ordine giovane e vigoroso, fondato nel 1749 da Alfonso Maria de' Liguori e molto attivo in Belgio, con l'intento di suscitare nei poveri, nei derelitti un profondo senso religioso, contribuendo alla loro elevazione sociale.
L'atto ufficiale di abiura a firma Ladimir Petcherine fu raccolto dallo stesso p. Manvuisse alla presenza di due testimoni, e subito trascritto nei registri battesimali della parrocchia di St.-Jacques a Liegi. Non senza soddisfazione il Journal historique et littéraire di Liegi nel suo numero del 1 agosto 1840 nel riprendere taluni concetti dell'allocuzione del p. Manvuisse poteva scrivere:
Ce jeune homme d'une famille distinguée de Russie voyage depuis dix ans, étudie, observe, pése tous les systèmes, toutes les opinions, toutes les croyances qu'il a rencontrées chez une foule de peuple; et il n'a pu trouver la vérité, le repos de la convictìon et une règie certaine contre les égarements de l'esprit humain que dans l'Église catholique ... .42)
Una decisione meditata, dunque, frutto di una lunga maturazione, quella di Peèerin che già da giovanissimo era rimasto del tutto inappagato dalla religiosità cui era stato educato, in Russia, nella Chiesa sinodale.
Con una vocazione religiosa così profondamente maturata negli anni, si comprende come i superiori redentoristi, e in prima persona il p. Leopold Ottmann, abbiano ritenuto di abbreviare il periodo di noviziato nel convento di St.-Trond, iniziato il 15 ottobre 1840. Avviato agli studi di teologia a Wittem e di dogmatica a Luttich, qui vi ricevette l'ordinazione sacerdotale il 10 settembre 1843, per le mani del vescovo Charles de Mercy-Argenteau.
Questo passaggio del Rubicone come Pecerin chiama la sua adesione al cattolicesimo accompagnata da una scelta di campo in senso sociale, chiaramente populista non era qualche cosa di superficiale e di improvvisato, ma rispondeva a un lungo processo, avviato già durante gli studi in Germania. Qui il proficuo soggiorno aveva consentito al giovane studioso, già in crisi, di accostarsi in sede filosofico-dottrinale al nuovo cattolicesimo di Franz von Baader (1765-1841): secondo quanto egli ebbe'a dire al p. Friedrich von Held (1799-1881) superiore della provincia belga dei Redentoristi la lettura delle opere del filosofo e teosofo tedesco era stata per lui determinante. 43> La sua maggiore opera, che rappresentava l'epilogo ultimo di tutta una vita di meditazione e di studio, vale a dire Der morgenlandische und der abendlandische Katkolizismus mehr in seinern innern wesentlichen als in seinen ausserlichen Verhàltnisse dargestellt (Stoccarda, 1841), doveva aver fortemente impressionato Pecerin. Considerato da E. Benz come il maggiore scritto ecumenico del sec. XIX,44) la polemica del von Baader contro la dissoluzione del cristianesimo nelle sette protestantiche e, per altro verso, contro l'autoritarismo romano, lo conducono a valorizzare la
42) A. SÀMPERS, Wladimir Sergejewitsch Pecherin (1807-1885), in Splcllegium Hìsto-rieum Congregationis SSmt Redemptoris, 1974 (Roma), fase. I, pp. 8-11.
43) v. PBÒERIN, Zapìskì, cit p. 141.
) E. BENZ, Die abendlandische Sendung der dstlich-oriodoxen Kirche, Wiesbaden, 1950, p. 831.