Rassegna storica del Risorgimento
PECERIN VLADIMIR S.
anno
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1985
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pagina
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Angelo Tamborra
Chiesa greco-russa, di cui apprezza la permanente costituzione sinodale: la successiva comparazione fra dogmi e dottrine delie due Chiese d'Oriente e d'Occidente viene svolta dal von Baader con spirito irenico, non nell'intento di rendere più profonde le divergenze, ma al contrario, di chiarire punti di contatto, problemi, situazioni. 45>
Un uomo come Pecerin che aveva avuto atteggiamenti polemici nei confronti della religiosità ufficiale russo-ortodossa, doveva necessariamente apprezzare come pochi il pensiero teosofico e religioso del von Baader che tendeva a gettare un solido ponte fra l'ortodossia russa e il cattolicesimo romano. Così il problema dell'unità della Chiesa universale e del ritorno della Russia ortodossa o degli ortodossi tout court alla comunione con Roma rimarrà una delle costanti del pensiero religioso dell'esule russo: questo, più come aspirazione veramente sentita e più volte espressa specie nella corrispondenza col gesuita russo p. Ivan S. Gagarin e col resurrezionista p. Gerolamo Kajsiewicz, che come azione pratica, dato il suo impegno totale nella cura d'anime e di elevazione sociale dei derelitti in Belgio, in Inghilterra e poi in Irlanda.
Completamente fuori della realtà politica ed anche religiosa e con le illusioni degli esuli, Pecerin giunge ad auspicare al resurrezionista p. Gerolamo Kajsiewicz addirittura una meta unionistica a portata della sua stessa generazione se il 24 febbraio 1847 gli scrive:
Peut-ètre vivrons nous encore assez longtemps pour voir un czar russe venir déposer sa couronne et son sceptre au pied du successeur de St. Pierre et lui faire hommage de sa personne et de son Empire, comme il appartieni à un bon et léal vassal . *)
In quello stesso periodo, quando si trovava già in Inghilterra, a Londra, due lettere fort pressantes gli erano giunte dal sacerdote ruteno Hipolyt Terlecki: un singolare personaggio che per lunghi anni si muoverà da protagonista (o che tale si ritiene) sulla scena unionistica all'epoca di Pio IX 47> dal quale avrà l'incarico di diffondere le Litterae ad Orientales In suprema Vetri apostoli Sede del 6 gennaio 1848 fra gli orientali e slavi separati; a lui risale l'idea di dare vita a una Società orientale per l'unione di tutti i cristiani d'Oriente, creata il 7 giugno 1847, col consenso della Sede Apostolica e sotto la presidenza del card, prefetto di Propaganda Fide Fransoni.
45) E. SUSINI, Lettres ìnédites de Franz von Baader, Paris, 1942, voi. I, pp. 459-461; Chr. J- BEUMEK, Franz von Baader und sein Pian zur Vereinigung der rómischen und russischen Klrche, in Volk Cottes. Festgabe ftlr I. Hofer, Freiburg i. Br., 1967, pp. 430-454; A. TAMBORRA, Aspetti di universalismo cristiano nell'età della Santa Alleanza, in // Pensiero politico, 1970, pp. 241-244.
46) Pecerin a Kajsiewicz, Palmouth, 24 febbraio 1847 in A. SAMPERS, Wladimir Sergejewitsch Pecherin {1807-1885). Seine Brieje aus den Jahren 1845-1850 an Pater Hieronim Kajsiewicz CR, in Spicilegi uni Historicum Congregationis SSml Redemptoris, 1974, fase. II, p. 266.
47) v. PERI, Un progetto per la rinascita della Chiesa greco-slava cattolica presentato a Pio IX, in Intrepido Pastori. Studi in onore del card. Giuseppe Slipyj, Roma, 1984, pp. 481-518 con la bibi. relativa.