Rassegna storica del Risorgimento
PECERIN VLADIMIR S.
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1985
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Vladimir S, Peèerin
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Déjà il tàchent d'interprèter à leur manière la décision du Conseil pour se débarasser de la responsabilité qu'il impose à leur conscience . 57
Un ambiente difficile, dunque, quello i nglese, nel quale Peèerin si muove con gli occhi ben aperti e tutto impegnato nelle missioni dell'Ordine dei Redentoristi. Ma il suo soggiorno a Londra è fondamentale per l'inizio e lo svolgersi di un lungo rapporto con Aleksandr E Herzen. Il capo riconosciuto di quello che sarà il movimento rivoluzionario e populista di Terra e Libertà {Zemlja i Volja), insieme a M. P. Ogarév pubblica a Londra il Kolokol (La campana): un foglio che nel breve volgere di anni acquista credito europeo, oltre che in Russia, quale principale organo del Movimento populista.
L'incontro con Herzen avvenne a Clapham 1*11 marzo 1853, a distanza di pochi mesi dall'arrivo di questi a Londra dopo il soggiorno libero e gratificante negli Stati sardi, a Nizza. Spinto da viva curiosità verso quegli che era uno dei primi esuli russi, motivo della visita fu la richiesta di poter pubblicare il testo del poema di Peèerin Il Trionfo della Morte . Come sottolinea E. MacWhite, sulla scorta di Ja. El'sberg, J. Krasovskij e altri, la figura del protagonista del romanzo incompiuto di Herzen Dolg prezde vsego (Il dovere innanzi tutto), A. M. Stolygin, era ricalcata sulla vicenda di Peèerin: come lui era uscito dalla Russia dopo la rivoluzione polacca del 1830-31, passando al cattolicesimo in Belgio quale gesuita; e lo stesso titolo del romanzo era tratto dalla lettera inviata da Peèerin al conte Stroganov, curatore degli studi a Mosca, 111 marzo 1837 (e presto conosciuta), dove concludeva così: Vous m'avez parie de devoir et dTionneur, Monsieur le Comte! Mon devoir n'est-il pas d'obéir avant tout à ma convic-tion? ... J'ai signé mon pacte définitif avec le diable, et le diable ... c'est la pensée.58*
Curiosità a parte, l'imbarazzo fra i due era d'obbligo, visto che Herzen, come si è detto, aveva scritto senza mezzi termini e ben scarsa generosità che Peèerin aveva bussato alla porta della Chiesa cattolica e dell'Ordine religioso dei Redentoristi per miseria, apatia e solitudine ; per contro, il religioso redentorista aveva annotato nei suoi Zapiski di aver trovato curiosa tale interpretazione, e precisa come il suo passaggio al cattolicesimo fosse avvenuto quando le sue condizioni economiche erano buone, pur ammettendo che a spingerlo era stato il timore della Russia di Nicola I:
Da tutti J precedenti è chiaro come quel giorno io non fui affatto un vinto, ma rimasi ben diritto e fermo sul mio piedestallo, senza cedere in alcun modo a nessuno o ad alcuna cosa
... lascia dir la gentel Sta come torre, fermo, che non crolla Giammai la cima per soffiar di venti . 59> (Dante, Purg. V, 13-15)
57) Bibliothèquc Slave, Parigi. Archivio Gagarin. cit., Peèerin a Gagarin, Londra, 21 marzo 1850.
58> E. MAC WHITB, Towards a biography oj father Vladimir S. Pecherìn (1807-1885), in Proceedings oj the Royal Irisii Academy, voi. 80 C, n, 7, Dublino, 1980, pp. 123, 134; note 139-141.
> V. PBBRIN, Zapiski, eli., p. 86.