Rassegna storica del Risorgimento
PECERIN VLADIMIR S.
anno
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1985
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pagina
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29
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Vladimir S. Peèerin
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replicare il 21 aprile 1853, sottolineando che lo fa usando la lingua russa: La scienza, solo la scienza può dare (ai diseredati) il pane e un tetto, adesso. Non con la propaganda, ma con la chimica, la meccanica, la tecnologia, le ferrovie, essa può correggere i cervelli, da secoli oppressi fisicamente e moralmente .
Di fronte a questo materialismo, a questa fede tutta laica e terrena nella scienza e nel progresso scientifico, il 3 maggio 1853 PeSerin confessa di aver avuto paura et une peur bien egoiste :
Que deviendrons nous, si votre civilisation à vous rem porte la victoire? Pour vous la science est tout; c'est l'alpha ei l'omega. Non pas cette science vaste qui ombrasse toutes les facultés de lliomme, le visible et l'invisible ... mais la science. éfgoite, bornée, la science matérielle ... Eh bien, si cette science triomphe, malheur à nous. Du temps des persécutions des Empereurs romains les chrétiens avaient au moins la ressource de s'enfuir dans les deserts de l'Egypte ... Mais, ou pouvra-t-on s'échapper à la tyrannie de votre civilisation matérielle?... Voilà ce que me fait peur, car où trouvera-t-on un refuge contre cette tyrannie de la matière qui envahit tout? .
Quanto alia Russia che Pecerin non ha certo lasciato pour un caprice de spiritualité , grazie alla scienza elle tient en ses mains un gigantesque levier de puissance matérielle, ella va devenir la natión la plus civilisée du monde la Providence lui a donne le monde matériel pour domarne: elle en fera un paradis pour ses éliés. Elle entend la civilisation juste comme vous l'entendez. La science matérielle était toujours son fort. Mais nous qui croyons à une àme immortelle et à un monde à venir, qu'avons nous à faire à cette civilisation du moment? La Russie ne m'aura jamais pour sujet. 62>
Dopo una ulteriore replica di Herzen (che ribadisce il suo punto di vista materialistico) la polemica fra i due si esaurisce in pratica con queste battute.
La lunga parentesi in Irlanda, a Limerick, nella nuova missione appena costituita dai Redentoristi, durò circa sei anni a partire dal 27 marzo 1854. Essa fu determinante soprattutto per le future scelte di vita religiosa, perché la poverissima isola con la sua miseria, la fame e la tragedia del-l'emigrazione si ancorò stabilmente nella sua anima di religioso populista: quando fu costretto a staccarsi da essa e dalla sua gente diseredata, fu come gli si fosse spezzata una molla interiore. Finì per tornarvi, definitivamente.
Effettivamente, Pecerin si trovò di colpo coinvolto, quale sacerdote redentorista, in una situazione di gravi tensioni sociali, succeduta alla grande carestia del 1840, quando la fuga dalla terra si fece sentire nelle città. In sede religiosa il clero cattolico e le Bible Societies protestanti lottavano senza esclusione di colpi. Ne fu coinvolto anche Pecerin: accusato ingiustamente di aver bruciato delle Bibbie quando invece aveva dato alle fiamme solo libri immorali, fu trascinato in tribunale, a Dublino, nel dicembre del 1855; ne usci assolto, mentre al processo fu data ampia pubblicità. Ma quello che angosciava soprattutto PeCerin era la condizione del ceto contadino: anche senza servaggio era peggiore che in Russia e per questo egli fu portato ad
m A. IZJUMOV, art. dì., p, 510.