Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO SCRITTI
anno
<
1985
>
pagina
<
44
>
44
Renato Composto
Faro con decreto del 1839), si fa sfoggio di una certa conoscenza degli ordinamenti dei relativi uffici, la quale potrebbe pure far trasparire, oltre alla consuetudine con i testi giuridici propria di uno studente di legge (non diciamo anche noi avvocato, rammentando che la laurea arriverà nel 1843), una qualche consuetudine più pratica, acquisita con il seguir negli uffici palermitani qualche azione legale avviata nell'interesse del padre, o dallo studio, già rammentato, dell'avvocato Viola.
Non manca, infine, il tariffano, proporzionato al grado di giurisdizio nalità dei gestori, sì che dalle 3 onze (circa 38 lire dell'epoca) richieste ai percettori e ad ogni contabile di semplice comune , si sale alle 12 onze (circa 153 lire) richieste ai ricevitori generali .
Chiude la Memoria, come abbiam detto, una breve Conclusione, un riepilogo stringato di quanto già esposto, con la lapidaria asserzione:
L'Agenzia, quindi, che a ciò si dirigge (sic), è quasi compimento del sistema fmanziero, è un bisogno dell'età che corre.
Ecco il termine del mio assunto (p. 27).
Asserzione, quest'ultima, che, a parte Vauri sacra fames che poteva aver ispirato, in proposito, il giovane riberese, non ci appare, però, del tutto campata in aria. Ma la sospettosità delle autorità borboniche, come abbiam visto, non fu dello stesso parere, e, se non proprio prontissimamente, bloccò l'iniziativa.
Non rimase, a Crispi, che darsi con rinnovato impegno alla pubblicazione delTOrefèo e dedicarsi, finalmente, al conseguimento anzitutto della laurea e quindi, come era in uso anche allora, ai concorsi, benché qualche volta ma si usa anche ora, no? tentasse vie più brevi per trovare una sistemazione .
Ma di ciò e delle successive vicende nelle quali lo impelagarono la Felice Velia ed il figliuolo Tommaso sin nell'esilio di Torino, abbiamo già scritto in altre sedi.
RENATO COMPOSTO