Rassegna storica del Risorgimento

FALZONE GAETANO
anno <1985>   pagina <45>
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AMICI SCOMPARSI
GAETANO FALZONE
Conobbi Gaetano Falzone nel gennaio del 1948, in occasione del Con­gresso tenuto a Palermo per celebrare il 1 Centenario della rivoluzione del 12 gennaio 1848. Esso era il primo che si teneva in Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale, e costituì una doppia festa perché il mondo tornava a vivere in modo civile, e perché i Siciliani lo organizzarono da gran signori. Falzone era il segretario della Commissione ordinatrice del Congresso e della Mostra che fu tenuta in quell'occasione, ed io ammirai l'efficienza con cui faceva la sua parte. Apprezzai inoltre la sua relazione sulla missione del botanico Filippo Parlatore, siciliano ma naturalizzato toscano, a favore della nomina dell'arciduca Carlo di Lorena al trono di Sicilia, nomina appoggiata dalla Francia. *> L'argomento tornò ad immer­germi nel lavoro iniziato nella Scuola storica di Roma, che le vicende belliche avevano interrotto, e così mi misi in contatto con lui su un tema che stava a cuore ad entrambi. L'occasione di frequentarsi si rinnovò due mesi dopo a Milano al XXVII Congresso Nazionale dell'Istituto per la Storia del Risor­gimento nel quale Falzone prese la parola sulla funzione della nobiltà nella Rivoluzione siciliana del 1848.2> Tre anni dopo, infine, ci trovammo a Roma ad affrontare assieme l'esame di libera docenza di Storia del Risorgimento. Queste furono le tappe che crearono e saldarono un'amicizia durata fino ad ieri.
Nato a Palermo il 2 marzo 1912, laureatosi in Giurisprudenza nel 1935, il Falzone aveva seguito i corsi di Storia del Risorgimento che in quella Università teneva Nino Cortese, ma non conseguì la laurea in Lettere e Filosofìa sia perché prese parte alla campagna etiopica iniziata nell'otto* bre 1935, sia perché nel 1939 vinse il concorso per l'insegnamento nei Licei di Storia e Filosofia e compì i tre anni di straordinariato nell'Istituto Magistrale di Petralia Sottana. Ma la passione per la storia risorgimentale, certo risvegliata in lui dall'insegnamento di un Maestro quale Nino Cortese, assorbì la sua attività cui potè dedicarsi costantemente solo dopo aver servito la Patria in grigioverde negli anni 1943-1944.
L'ambiente risorgimentale di Palermo era, negli anni della giovinezza di Gaetano Falzone, idolatra . Lo ha descritto lui stesso con una vena d'umorismo nello scritto Confessioni di un palermitano che premise ad
i) La missione di Filippo Parlatore attraverso le memorie inedite dello stesso e altri documenti In Aiti del Congresso di Studi Storici sul '48 siciliano, Palermo. 1950.
2) Aspetti particolari 'della rivoluzione siciliana del 1848. La nobiltà in Atti e Memorie del XXVII Congresso Nazionale, Milano, 1948. Sulla nobiltà siciliana il F. ritornerà con lo studio Gentiluomini di campagna con Garibaldi in // Risorgimento a Palermo, Palermo, 1971.