Rassegna storica del Risorgimento

FALZONE GAETANO
anno <1985>   pagina <46>
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Federico Curato
un volume dal titolo // Risorgimento a Palermo che raccoglieva suoi prece­denti saggi.3) E certamente ad allontanarlo da quell'atteggiamento che con­siderava la storia della Sicilia, dai Vespri al Risorgimento, come il prodotto di una radice soprannaturale , di una benevolenza di Dio , contribuì anche la conoscenza di Ugo De Maria, un romagnolo alunno del Carducci stabilitosi a Palermo, nella cui anima scrisse il Falzone albergava sufficiente dote di scetticismo e di ironia, e che era allergico alle seduzioni del mito della Nazione Siciliana . 4> E le prime ricerche che il giovane palermitano fece furono l'effetto di questo scrostamene dalla [sua] pelle di ogni traccia, o conseguenza delle comunità avute con gli studiosi della tramontata cultura siciliana , e fu a seguito di questo distacco che era in armonia coli'andamento assunto in quegli anni dalla storiografia italiana sul Risorgimento che il Falzone si volse alle tracce e alle carte straniere legate alla storia del Risorgimento italiano. Nacquero così i suoi contributi alla vita palermitana del romeno Nicola Balcescu (di cui il F. scoprì la vera tomba), alla partecipazione alla campagna militare del 1848-49 del polacco Mieroslawski, alla brillante carriera effettuata in Egitto da Paolo Paternostro (Paternostro bey), al contributo che i volontari ungheresi diedero alla lotta per la libertà della Sicilia.5) Questo interesse per i rapporti della sua isola col mondo danubiano-balcanico non venne mai meno: rammento che Gaetano Falzone negli ultimi tempi, benché già insidiato dai primi sintomi della malattia che doveva portarlo alla tomba, vagheggiava un'opera di ampio respiro sui rapporti tra il Risorgimento italiano e la lotta delle nazionalità del Vicino Oriente per liberarsi della dominazione ottomana; ma questo sogno tale rimase per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute. Comunque la ricerca di carattere politico-internazionale più vasta ch'egli fece fu la storia della rivoluzione siciliana del 1848-49 attraverso una siste­matica ricerca del materiale documentario esistente negli archivi del Quai d'Orsay. L'opera / problemi della Sicilia nel 1848 attraverso nuove fonti inedite. Indipendenza ed autonomia nel giuoco della politica internazionale, edita nel 1951, gettò viva luce sul contrasto anglo-francese per il controllo del Mediterraneo e confermò la scarsa sapienza diplomatica dei ministri del governo provvisorio siciliano.6)
3) // Risorgimento a Palermo, cit.
*> Uno storico del Risorgimento in Sicilia: Ugo de Maria, romagnolo in Archivio storico siciliano, 1949, ried. in // Risorgimento a Palermo, cit.
5) Ricordiamo alcuni scritti: a) Nicola Balcescu a Palermo, Palermo, 1953; b) Nicola Balcescu e l'Occidente. Un grande romeno sepolto a Palermo; e) Un nome troppo discusso: il generale Mieroslawski e la storiografia polacca in Archivio Storico Siciliano, 1961; d) Paolo Paternostro: lupo della peggior specie ; e) Ritratto di Luigi Tilkdry, Palermo, 1938; f) Italia e Ungheria nel Risorgimento, Palermo, 1940; g) Sangue transigano con Garibaldi in Italia e Ungheria, 1942; h) Memorie e tradizioni di garibaldinismo ungherese in Sicilia in Rass. stor. del Risorgimento, 1954: i) l corrispondenti italiani di Stefano Tììrr nel Magyar Orszàgos Leveltàr di Budapest, Palermo, 1965; 1) Lettere di Garibaldi ad Elia Stekuli in // Risorgimento, 1965. Gli studi sotto le lettere b, e, d, sono ed. in // Risorgimento a Palermo, cit.; quello sotto la lettera b) in Sicilia 1860, Palermo, 1962.
*) Il volume, con aggiornamenti, fu riedito col titolo La Sicilia nella politica mediter­ranea delle Grandi potenze, Palermo, 1974.