Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVIO BATTISTI; BIBLIOTECA BATTISTI
anno
<
1985
>
pagina
<
56
>
56
Libri e periodici
sono rimasti a testimoniare la raffinatezza di un'antica tradizione artigianale nel campo dei broccati, damaschi e sete, godevano di una sostanziale parità e potevano usufruire di una casa e di un ambiente, per quei tempi non paragonabile a quello delle città e paesi. Potevano metter su famiglia ed istruirsi secondo le direttive superiori.
La colonia perse, dopo gli avvenimenti ben noti della Repubblica napoletana, il suo significato originario ed ancor più fu snaturata dopo il 1815, ma come manifattura e centro abitativo continuò a sopravvivere fino alla seconda metà del XIX secolo, per poi trasformarsi in paese. Il Battaglini, dopo aver descritto criticamente i limiti e la portata dell'esperimento di S. Leucio nella sua lucida introduzione, pubblica poi il testo integrale dell'opuscolo del 1789: Origine della popolazione di S. Leucio / suoi progressi fino al giorno d'oggi / colle leggi / corrispondenti al buon governo di essa / di / Ferdinando IV / Re delle Sicilie .
In esso il sovrano indicava minuziosamente i doveri verso Dio, verso gli altri verso il Re, verso lo Stato e persino l'orario per le preghiere e per il lavoro. Il primo comandamento imposto agli abitanti di S. Leucio era il seguente: Dopo Dio devesi a' Sovrani, come dati agli uomini da Dio, la riverenza, la fedeltà, l'ossequio.
Questa la vera chiave d'interpretazione dell'atto generoso di Ferdinando IV: costruire una società ordinata, sottoposta rigidamente alla Corona.
La Repubblica napoletana cercò di conservare il primo precetto, eliminando il secondo, ma falli non meno del Re.
Completano il raffinato volume molte bellissime fotografie, che lo rendono assai appetibile al bibliofilo.
GIANFRANCO E. DE PAOLI
Luigi Castiglioni's Viaggio. Travels in the United States of North America 1785-87, tradotto e a cura di ANTONIO PACE. Luigi Castiglioni's Botanical Observations, a cura di JOSEPH NESTA EWAN; Syracuse, Syracuse University Press, 1983, in 8, pp. xLi-488. S.p.
Sfogliando il volume della Letteratura italiana della Garzanti al capitolo riservato ai viaggiatori settecenteschi non troviamo il nome di Luigi Castiglioni accanto a quelli di Filippo Mazzei o di Gorani, e nemmeno nel dizionario degli autori Bompiani. Ma questo Luigi Castiglioni chi fu? Patrizio milanese (1757-1832), era figlio di Teresa Verri, sorella di Pietro, Alessandro e Giovanni; crebbe così, naturalmente, con una educazione illumi' nistica, razionalizzante ed un precoce interesse per le osservazioni naturalistiche. Studente presso i Barnabiti non frequentò corsi universitari regolari, pur entrando in contatto con vari professori di botanica.
Mentre gran parte dei giovani nobili si dedicavano ad un giro per l'Europa, Luigi Castiglioni si sentì spinto a tentare il grande balzo al di là dell'oceano. Dopo aver fatto tappa a Parigi raggiunse Londra, procacciandosi lettere di presentazione e migliorando il suo inglese. Lo scopo del viaggio era scientifico: osservare quali e quante piante fossero idonee ad essere importate in Lombardia, oltre che by curiosity to see the politicai birth of a Republic composcd of diverse nationalitics, scattered over vast provinces far removed from one another, and varied in climate and produets (p. 3). Il Castiglioni visita tutti i tredici Stati originari, qualche territorio in via d'organizzazione, e fa anche una puntata nel Canada. Il periodo del viaggio, 1785*87, storicamente rappresenta un momento molto delicato per la nascente nazione; stipulato il trattato di pace con l'Inghilterra si evidenziano le differenze fra i vari Stati, mentre si discute sulla forma della nuova organizzazione politica. Scoppiano tumulti a carattere sociale; Castiglioni è presentato a futuri presidenti come Washington (ovviamente novello Cincinnato ), John Adams, Thomas Jefferson, nonché