Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVIO BATTISTI; BIBLIOTECA BATTISTI
anno
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1985
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pagina
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57
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Libri e periodici 57
Benjamin Franklin ed altri meno noti, ma non sa dare altro che freddi resoconti. Sembra invece più sensibile a percepire il senso dell'epopea americana come marcia verso l'Ovest, e stupito anche dalla leggerezza degli Americani a trascurare la difesa di piazzeforti nel Nord-Ovest, a differenza degli Inglesi ben sistemati intorno ai laghi Champlain o Erie, che saranno teatro della guerra del 1812.
E non è a dire che Castiglioni sia uno studioso da salotto; adopera la nave e la carrozza, ma si adatta a cavalcare e farsi trasportare su canoe dei pellirosse. Visita resti di tribù indiane nel Maine ed in Georgia, ovvero ai due estremi della Confederazione, schizza i loro costumi, compila un glossario comparato delle lingue Choctaw e Cherokee, ma non sente la voglia di vedere i veri indiani delle praterie, non addomesticati come quelli degli Stati atlantici. Uno dei grandi temi del dibattito nazionale, gli schiavi, sono per lui these wretehed objects of compassion on the part of any kindhearted person (p. 166) definizione un po' patetica; il negro è generalmente poor, quando lavora duramente nei campi per gli ozi del giovin signore virginiano (p. 195). Insomma un viaggio molto accurato, talvolta pericoloso, sempre faticoso, ma che lascia nel lettore contemporaneo, come nel traduttore americano Antonio Pace, un senso di insoddisfazione. Castiglioni does not have the eye of an artist and he is constitutionally unable to dramatize what he sees (p. xxxi). Dopo aver rilevato vari esempi dell'incapacità del Nostro a rilevare fenomeni significativi della realtà del nuovo Stato (è il primo viaggiatore straniero a vedere la fresca costituzione federale direttamente nelle mani di Franklin!) conclude che il grande autore di La democrazia in America avrebbe salvato la situazione. But Castiglioni was no Tocqueville (p. xxxtv).
Una giustificazione può essere quella che il suo Viaggio è pubblicato a Milano nel 1790, periodo nel quale il sospetto verso repubbliche e rivoluzioni è ben alto, ma anche durante il periodo giacobino e napoleonico Castiglioni non scrive se non articoli di osservazioni naturalistiche. Un interesse crescente è sorto in questo secolo negli Stati Uniti per il lavoro del Nostro, con la pubblicazione in varie riviste locali di brani del Viaggio concernenti quello Stato, ma è solo il Pace che ne ha dato un'edizione definitiva, utilizzando anche il manoscritto originale. Al volume sono allegate le Osservazioni Botaniche , a cura dei coniugi Ewan che giudicano ultraconservatore il concetto di specie botanica, e che constatano la scarsa influenza che ha avuto nella letteratura scientifica nordamericana.
FLORIANO BOCCINI
FRANCESCA SOFIA, Una biblioteca ginevrina del Settecento: I libri del giovane Sismondi: Roma. Edizioni dell'Ateneo Bizzarri, 1983, in 8, pp. 297. S.p.
A partire dall'opera oramai classica di Lucien Febvre e Henri-Jean Martin, L'appa-rition du livre, uscita nel 1958, gli studi di storia del libro hanno avuto, specialmente oltralpe, una vivace ripresa, caratterizzata da decisi mutamenti di prospettiva storiografica e di metodologia. L'impostazione erudita ed antiquaria, per molto tempo prevalente nella bibliologia puramente descrittiva, è stata sostituita dall'adozione di una prospettiva di storia della mentalità e di sociologia culturale che, utilizzando anche i metodi della storia quantitativa, si propone lo studio di tutti i meccanismi, sociali, economici, culturali, legati alla produzione, alla diffusione, alla vendita e alla circolazione del libro, considerato nel suo duplice, ambivalente aspetto di merce prodotta per il commercio e, insieme, di veicolo e fermento culturale, suscitatore e diffusore di idee.
li rigoroso studio di Francese Sofia si inserisce, come ella stessa dichiara, all'interno di questo rinnovato interesse per il libro e la sua storia, fino a poco tempo fa assai più Intenso oltralpe che nella storiografia italiana, ove, peraltro, l'analisi di un mercato librario e dei rapporti intercorrenti fra industria editoriale e potere politico e fra intellettuali ed