Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVIO BATTISTI; BIBLIOTECA BATTISTI
anno
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1985
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pagina
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63
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Libri e periodici
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Conclave conservata nella famiglia fino a Paolo VI, il Palazzo di Roma e quell'altro di Ariccia con intorno un vasto parco, dove si allevava una particolare razza di daini albini. Angela Maria Girelli rivolge la sua attenzione alle terre ricciarole , superando il facile folclore dei Castelli Romani nello svolgimento di una analisi accurata e molto tecnica, non tralasciando il paragone con altre tenute dei Chigi nell'Agro romano.
Lo studio è limitato al sec. XIX, vuoi perché presenta la maggiore documentazione conlabile nell'archivio di famiglia depositato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, vuoi perché periodi di grandi mutamenti, anche se nel torpore agricolo del Lazio poco si avvertono, pur col passaggio dal feudalesimo alla piena proprietà, dai papi alio Stato unitario liberale. Molto si è scritto sulla grande proprietà ecclesiastica e aristocratica del Lazio (o meglio di Roma), sulla sua indolenza a gestire direttamente i terreni, preferendo appaltarli a mercanti di campagna che garantissero una rendila tranquilla senza fastidi. , quindi, scarsa propensione alle migliorie agrarie, preferenza alle colture estensive. Effettuando un riscontro dei rendimenti alla Girelli sembra, però, che le rese delle colture cerealicole locali, almeno fino alla crisi degli anni Ottanta, non fossero molto al di sotto di quelle ottenute nei migliori terreni della pianura asciutta lombardo-veneta, in sistemi agricoli, cioè, che non potevano dirsi arretrati (p. 190). Questa conclusione dimostra che affermazioni aprioristiche non reggono ad un comparato esame dei fatti, e seguendo questo metodo di lavoro l'autrice non vuole aggregare dati disomogenei, ovverosia quelli riferentesi all'Agro, finalizzato al bosco, al grano ed al pascolo ovino e bovino, con quelli delle terre di Ariccia, dove a queste destinazioni agrarie si affiancavano colture arboree, fra tutte la vite e l'olivo. Nel volume sono illustrati i vari contratti di affitto e subaffitto che regolavano lo svolgimento delle attività agrarie, nonché i numerosi diritti e usi civici che impedirono uno svolgimento in senso capitalistico delle grandi aziende. La Girelli deve convenire sull'esistenza di questa forbice di rendimenti fra Nord e Centro-Sud, ma invitando alla rilettura più accurata dei dati in possesso, consiglia di considerare le effettive potenzialità ecologiche di quest'area scarsamente irrigua.
Alla fine del secolo le tenute dei Chigi offrono l'immagine di un'agricoltura ormai "vecchia" che non conosce le pratiche più progredite (p. 158), ma che utilizzava la facilità di passaggio dalia cultura cerealicola al pascolo e viceversa, per stare al passo delle richieste del mercato e ricavare comunque una rendita adeguata. Varie appendici statistiche e documentarie sono in calce al volume, che ben si affianca ai lavori di microstoria a sfondo economico che vanno allineandosi, come ad esempio il lavoro del Pescosolido sui Borghese. 0
FLORIANO BOCCINI
Atti del secondo convegno interregionale di storia del Risorgimento: Centocinquant'anni dopo: il 1831-32 nello Stato Pontificio . Viterbo 25-26 settembre 1981; Viterbo, Comitato dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, 1983, in 8, pp. 160. S.p.
L'azione del comitato centrale di Macerata si svolge, nei quaranta giorni nei quali è compresa la vicenda, in una solitudine motivata probabilmente da scarsa fiducia nel successo della rivoluzione, dall'insorgere di risse locali e di contrasti municipali e dalla scarsa collaborazione di vari organi amministrativi (p. 53). Così Dante Cecchi sintetizza nel suo saggio Provvedimenti di pubblica amministrazione nella provincia di Macerata nel febbraio-marzo 1831 , il clima generale che ebbero i moti del '31 al di fuori del loro epicentro padano. Questi Alti sono il Frutto del li Convegno Interregionale tenuto a
i) GUIDO PESCOSOLIDO, Terra e nobiltà. I Borghese. Secoli XVIII e XIX, Roma, louvence, 1979.