Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVIO BATTISTI; BIBLIOTECA BATTISTI
anno
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1985
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pagina
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Libri e periodici
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F SCIPIONE FAPANNI, Novelle, a cura di AGOSTINO CONTÒ: Martellago (Ve), 1984, in 8. PP. 110. S.p.
Intelligente funzionario della Biblioteca Comunale di Treviso, il Contò ha messo soggetti dei suoi lavori e ricerche. In genere l'attenzione del Fapanni, in decine d'anni di di Francesco Scipione Fapanni (1810-1894), che i Veneti conoscono per la molteplicità dei soggetti dei suoi lavori e ricerche. In genere l'attenzione del Fapanni, in decine di anni di studi ed elaborazioni, privo com'era di preoccupazioni economiche e nella quiete del paese nella campagna veneziana dove risiedette, accanto ai lavori storici e di erudizione, ha anche prodotto nel campo della novellistica e qui il Contò raccoglie quattordici esemplari quadretti, di maniera se si vuole, ma che ci mostrano l'Ottocento degli umili e degli ignoti, di quanti non fanno (almeno nel comune sentire) la storia, ma (ed è la realtà) la subiscono.
Il Contò aveva già dato (nel 5 voi. della serie // Veneto e Treviso tra Settecento ed Ottocento, pp. 61-78. a cura dell'Istituto per la storia del Risorgimento, Comitato di Treviso, 1984) una nota sull'autore delle Novelle; nel presente volume amplia la documentazione, con una introduzione di tutto respiro ed una appendice che vuol esser incitamento a qualcuno per realizzare una completa bibliografia delle opere del Fapanni medesimo.
Le Novelle (apparse la prima volta nei più diversi luoghi, periodici, in pubblicazione autonoma, in relazione all'Ateneo, per nozze ecc.) qui riunite assieme danno un'idea delle capacità, pur non eccelse, dello scrittore: diligente però nelle rievocazioni ed indispensabile per la conoscenza dello scenàrio, non sembri sia una ripetizione, nel quale si svolsero i fatti del Risorgimento veneto, dai tempi del Foscolo a quelli di Manin, del '66 ed anche dei primi decenni dopo la Liberazione, quando le speranze avrebbero dovuto diventare realtà.
Sappiamo che il Contò continua nelle sue esplorazioni e pare abbia tra mano qualche altra interessante sorpresa: ci auguriamo di leggerlo presto, e far conoscere del Trevigiano e del Veneto altre situazioni ignorate.
GIOVANNI NETTO
NICOLA DELLA VOLPE, Cartoline militari; Roma, Stato Maggiore dell'Esercito. Ufficio storico. 1983, in 8, pp. 203. L. 20.000.
Quasi cento anni di storia nazionale visti attraverso le cartoline militari: storia d'Italia che va di pari passo con quella dell'esercito, che, con questo semplice veicolo sociale, ha avuto il merito di far conoscere alla popolazione civile la realtà quotidiana della vita degli uomini ih uniforme.
Merito dell'Autore, un addetto ai lavori , lo spirito e il gusto della ricerca per un settore della pubblicistica militare erroneamente ritenuto dai più come minore, ma che al contrario suscita un grande interesse tra gli appassionati ed i collezionisti.
Eccellente, quindi, la scelta dei soggetti, ripartiti nei sette capitoli che compongono l'opera, tra i quali spiccano soprattutto quelli dedicati alle cartoline fotografiche, per l'immagine che danno delle concezioni tattiche dell'epoca, e quelle sulla vita di caserma, vera miniera di informazioni su uniformi, equipaggiamento, decorazioni dell'esercito, in una parola la vita quotidiana di generazioni di soldati.
Un dscorso a parte, infine, merita l'opera di Paolo Caccia Dominioni, come sottolinea l'Autore. sollecito custode dello spirito che diede origine alla cartolina militare: le sue immagini, sempre belle e precise, sono testimonianza di veri e propri appunti dal vero, che rivelano quale spesso sia la vera condizione del soldato in guerra, e quale l'immutabile vita di caserma, con tutte le sue innumerevoli sfaccettature.
Al lettore il compito, o il piacere, di ritrovarle in un libro unico nel suo genere.
STEFANO ALES