Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE; MALTA STORIA 1864
anno
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1985
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335
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Malta e Garibaldi 1864 335
In conclusione si può condividere l'opinione che da nessun documento ufficiale emerge che alcun governatore, o il governo britannico, fece mai un tentativo di protestantizzare Malta. Ciò che essi fecero in favore dei protestanti fu il risultato dell'insistenza in Gran Bretagna del clero protestante. Quest'ultimo si spinse fino a tentare di porre il protestantesimo in una posizione di parità con il cattolicesimo.60) Malta rimaneva innanzi tutto una importante base militare e gli inglesi non erano disposti a rischiare disordini politici a causa di un'opera di protestantizzazione dall'esito assai dubbio.
Quanto appena detto va comunque integrato riguardo alle attività di propaganda protestante che da Malta erano dirette verso altri paesi, soprattutto l'Italia. Anche in questo caso vanno fatte delle distinzioni, in quanto il missionarismo protestante non era promosso direttamente dal governo e nemmeno sempre da associazioni legate alla Chiesa anglicana, come la Church Missionary Society e la Society for Promoting Christian Knowtedge (SPCK), bensì più intraprendenti (almeno fino al 1840) furono in genere gli ambienti evangelici, società indipendenti come la British and Foreign Bible Society (B F.B.S.) (dagli High Tories considerata sovversiva) e le chiese presbiteriane. La B. F.B.S. durante l'epoca napoleonica fece di Malta uno dei più importanti dei propri depositi, con la collaborazione della Church Missionary Society, ma il missionarismo protestante conobbe una stasi fino agli inizi degli anni '40. Nel 1842 le attività ricevettero nuovo impulso dalla nomina del rev. George Tomlinson a vescovo anglicano di Gibilterra, con residenza prevalentemente a Malta; tìl> oltre alla già ricordata fondazione di una scuola, nel 1845 iniziò nell'isola la pubblicazione del-l'Indicatore, il primo giornale protestante in lingua italiana, redatto dal-l'ex-prete maltese CamMleri. Un altro ex-frate, il famigerato Giacinto Achilli, riparò a Malta, ove fondò la Chiesa d'Italia e nel 1847 ottenne di aprire un istituto per trasformare gli spretati in ministri protestanti, ma già un anno dopo il reverendo Tomlinson fu costretto a chiuderlo per la scandalosa condotta morale del fondatore e di vari allievi. Pochi anni prima, con il patronato del governatore Bouverie, si era costituito il Malta District Com-mittee della SPCK. Era vicino il 1848 che avrebbe portato a Malta esuli liberali italiani pronti, più per convenienza che per convinzione, ad alimentare negli inglesi il mito dell'Italia protestante.62)
Malta e il Risorgimento italiano
L'attenzione dei maltesi per il Risorgimento italiano fu resa più viva dal flusso costante a partire dal 1820 (ma già nel 1804 era giunto Vittorio Bazzone) di esuli liberali,63) attirati dal sicuro rifugio offerto dalla "liberale"
Uno dei fondatori di logge massoniche fu Joseph Slythe, inglese, ma agente consolare del Re di Sardegna, come più tardi suo figlio Guglielmo ed i nipoti Roberto e Riccardo furono consoli sardi ed italiani.
<) BoNNfCi, Hislory of the Church cit., voi. Ili, pp. 192-193.
6i) Dove il governatore gli affittò VAuberge d'Aragon ad un prezzo simbolico.
Cfr. SPINI, op. cit., passim, particolarmente pp. 87-89, 215-219, 277-279, 262-263 e FIORENTINI, Malta rifugio di esuli cit., pp. 103-107.