Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE; MALTA STORIA 1864
anno <1985>   pagina <338>
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338 Massimo de Leonardis
governo di Malta, per quanto possa essere confacente alla pace e alla sicurezza di Londra, la presenza di numerose bande di questa associazione rivoluzionaria nell'Isola... Essi vennero impediti dal creare disturbi in Malta, ecco tutto. Lord Grey pertanto ha espresso, col mio pieno concorso, la sua approvazione per la condotta del governatore di Malta .
L'Inghilterra non temeva dunque solo spedizioni sovversive verso la penisola italiana, ma anche il contagio rivoluzionario nella stessa Malta. Il 29 novembre 1849 O'Ferrall scrisse al Segretario di Stato alle colonie Lord Grey un lungo ed importante dispaccio, nel quale affermava tra l'altro: All'epoca dei miei predecessori ci si rese conto che la permanenza di numerosi sfaccendati imbevuti di forti convinzioni sulla teoria del governo e dei diritti del popolo non contribuiva ad una buona armonia della popo­lazione maltese tra la quale essi risiedevano. L'identità di lingua e di costumi e la vicinanza di Malta agli Stati italiani, fornivano l'opportunità di propa­gare vedute ed opinioni del movimento di nazionalità italiano, che per quanto riguardava Malta non erano compatibili con gli interessi britannici; il ricordo del periodo in cui Malta fu uno Stato italiano veniva rievocato; i giovani e gli avventati erano incitati ad aspirare alla rigenerazione del­l'Italia, della quale Malta poteva nuovamente divenire una parte impor­tante, data la sua posizione e forza nel Mediterraneo.70) Pochi giorni prima, il 5 novembre, era sorta l' Associazione Patriottica Maltese , i cui membri erano probabilmente tutti affiliati alla Giovine Italia;71) questi ele­menti radicali, sconfitti, come si è accennato, nelle prime elezioni maltesi dell'agosto precedente, se rafforzati dalla presenza degli esuli, verosimil­mente sarebbero arrivati a postulare, sulla base delle idee mazziniane, l'annessione dell'isola alla futura Italia unita.
Tra gli esuli che rinunciarono a sbarcare a Malta sapendo che sareb­bero stati respinti, vi fu anche Giuseppe Garibaldi. Alla fine di settembre del 1849 egli arrivò da Genova a Tunisi, dove il Bey non gli concesse di approdare, ma mise a sua disposizione un vapore per condurlo a Malta, offerta che appunto il generale rifiutò.72)
L'8 aprile 1850 gettava l'ancora a Malta la nave che doveva riportare da Gallipoli in Sardegna 198 militi della Legione Italiana che, al comando di Alessandro Monti, avevano combattuto per l'indipendenza magiara contro austriaci e russi. O'Ferrall negò lo sbarco ai soldati, che erano in condizioni miserevoli, concedendolo solo agli ufficiali, che rifiutarono sdegnati. Salpata i! 12, causa i venti contrari, la nave fu costretta a ritornare a Malta il 24
una follia. La sua [di O'Ferrall] condotta fu brutalmente travisata per ragioni di partito (cit in SMITH, op. cit., voi. I, p. 146).
TO) Cfr. Copìes of Extracls of Desputches... Relating io the Admission of Voreigners, eie., House of Commons Account* and Papers, 1849, XXXI (134). pp. 50-51. Tra il 1848 ed il 1850, O'Ferrall espresse in circa 40 dispacci la sua preoccupazione per la tranquillità dell'arcipelago se vi fossero stati ammessi gli esuli; Lord Grey approvò sempre pienamente l'operato del governatore.
7I> Cfr. MANGION Per una storia di Malta cit., p. 23.
T?) Cfr. FIORENTINI, Malta rifugio dì esali cit., pp. 145-146.