Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE; MALTA STORIA 1864
anno <1985>   pagina <341>
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Malta e Garibaldi. 1864
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da un altro bastimento carico di 200 barilotti di polvere.M) Le autorità britanniche apparivano inerti davanti a queste attività e furono richiamate ad una maggiore vigilanza da una lettera del console Slythe al Chief Secre-tary Houlton,85) mentre il Presidente del Consiglio e ministro degli esteri Rica-soli informava della situazione il ministro a Londra d'Azeglio affinché potesse richiamarvi l'attenzione del governo britannico qualora se ne presen­tasse l'opportunità.86)
Proprio in quei mesi, il 14 novembre 1861, comparve il primo numero di un giornale legittimista, Il Guerriero Cattolico, la cui pubblicazione diede luogo ad ulteriori rimostranze italiane e perfino all'arresto ed alla condanna ad una pena detentiva di due ufficiali della Regia marina italiana che ave­vano avuto un alterco con il redattore responsabile del periodico.87) Nel gennaio 1862 il governo italiano ottenne assicurazione di una maggiore vigilanza sulle attività borboniche da parte delle autorità britanniche nel­l'isola.88) Ciò non impedì nuove e più. serie manifestazioni legittimiste i successivi 9 e 10 febbraio in occasione della festa di S. Paolo, una delle più solenni ricorrenze religiose dell'isola. Furono esposte un gran numero di bandiere pontificie, austriache, borboniche, insieme a scritte inneggianti a Francesco II ed a Pio IX Papa-Re (la polizia invitò peraltro a togliere questa ultima parola). Torme di popolani percorsero la città inneggiando al Pon­tefice ed a Francesco II; un gruppo si imbattè nel console Slythe insultan­dolo e minacciandolo, altri assalirono la casa di Nicola Fabrizi e due capi­tani di navi mercantili italiane.89) Le autorità ammonirono nuovamente i redattori de II Guerriero Cattolico ed i capi legittimisti e costrinsero l'ex-console Ramirez, il 14 marzo 1862, a togliere la bandiera e lo stemma borbonici dalla sua residenza.91)
Una dimostrazione religiosa e politica, ma limitata alla questione romana, avvenne il 25 giugno 1862 al ritorno da Roma dell'arcivescovo Gaetano Pace Forno; infatti cuna grande moltitudine di popolo si recò
M) Cr. ivi, pp. 311-312 e R. DE CESARE, Roma e lo Stato del Papa dal ritorno di Pio IX al XX settembre (1850-1870), Roma, 1975, pp. 481-482.
ss) 13 novembre 1861, pubbl. in MICHEL, L'isola di Malta focolaio cit., pp. 314-315.
86) Ricasoli a d'Azeglio, 15 dicembre 1861, in I Documenti Diplomatici Italiani (DDI), 1 serie, voi. I, n. 446; cfr. anche LEONI, op. cit., p. 101 e MICHEL, L'isola di Malta focolaio cit., p. 321.
*?> Cfr. ivi, pp. 315-320.
**) Il governatore ricevette istruzioni di fornire chiarimenti a Londra su il Guerriero Cattòlico e di valersi di tutti gli strumenti offerti dalla legge per impedire ogni preparativo di spedizioni armate contro le coste Napoletane , proponendo al governo nuove norme se quelle esistenti non fossero state sufficienti. Tuttavia egli non avrebbe mai dovuto dimenticare essere costante politica dell'Inghilterra di guarentire ai rifugiati politici di qualunque partito il diritto d'asilo, purché esso non venga abusato a danno d'una Potenza amica al Governo inglese {Ricasoli a Slythe, 7 gennaio 1862, DDI, 1 serie, voi. II, n. 9).
> Cfr. D'Azeglio a Lord John Russell, 1 marzo 1862, DDI, I serie, voi. II. n. 147 e MICHEL, L'isola di Malta focolaio cit., pp. 321-326.
9) Il periodico uscì per l'ultima volta il 15 maggio 1862.
9l> Ramirez, che mori nel marzo 1865, non consegnò comunque mai l'archivio consolare.