Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE; MALTA STORIA 1864
anno <1985>   pagina <344>
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Massimo de Leonardis
II capo riconosciuto della pattuglia dei cattolici ultramontani alla Camera dei Comuni, Sir George Bowyer, era cavaliere di Malta e presidente onorario della nobiltà maltese. Ciambellano di Pio IX e suo intimo consi­gliere, ricevette dal Papa l'incarico di confutare il noto pamphlet napoleo­nico Le Pape et le Congrés e presiedette la St. Peter's Pence Association, costituita nel marzo 1860 a Londra.102)
Dati i sentimenti della popolazione, non stupisce quindi che a più riprese si parlasse di un possibile trasferimento del Papa a Malta.103) L'episodio più rilevante al riguardo ebbe luogo nell'estate 1862, quando il Papa, di fronte ai segni di una prossima spedizione garibaldina e dubbioso sull'appoggio di Napoleone III, chiese ad Odo Russell, rappresentante uf­ficioso inglese a Roma, se all'occorrenza avrebbe potuto contare sull'aiuto dell'Inghilterra. Il governo inglese, desideroso di intralciare la politica francese, sopravvalutò l'importanza dell'avance del Papa, formalizzando l'offerta di ospitarlo a Malta e facendo anche preparativi per il suo trasfe­rimento ed il soggiorno nell'isola. Ne nacquero una forte irritazione fran­cese, imbarazzo da parte del Papa, che negò di aver mai inteso abban­donare Roma, e vivaci polemiche sulla stampa e nel parlamento britan­nici. 104> Era certo a prima vista paradossale l'idea che proprio la protestante Inghilterra, nemica del potere temporale e simbolo dell'antipapismo, potesse fornire aiuto e rifugio al Pontefice, ma già nel gennaio 1860 il cardinale Antonelli aveva pensato che il Papa, se si fosse trovato in una situazione disperata, avrebbe potuto contare solo sulla flotta inglese per porsi in salvo e sarebbe stato forse più libero in una piccola colonia come Malta che in un grande Stato cattolico, ove la sua presenza avrebbe potuto essere stru­mentalizzata dal governo.105) Tanto più che la Gran Bretagna aveva sempre interesse a mantenere buoni rapporti con il Papa per via dell'Irlanda.
Inoltre proprio in quegli anni il voto dei cattolici alle elezioni e dei
contrario a queste operazioni, favorite invece dai gesuiti siciliani emigrati nell'isola. Queste notizie erano fornite dal console italiano a Malta nel 1869, cfr. DE LEONARDIS, op. cit., pp. 79-80.
102) Cfr. Ivi, pp. 73-76. La confutazione apparve sul Times di Londra del 13 gen­naio 1860.
103) Già nel 1848 una nave militare inglese fu inviata a Civitavecchia ed il Papa decise di imbarcarvisi per Malta, ma cambiò poi idea dissuaso da re Ferdinando II, che lo voleva a Gaeta, e a causa del ritardato arrivo del vascello. Nel 1870, prima ancora della presa di Roma Gladstone inviò a Civitavecchia una nave militare con l'ordine di accogliere Pio IX, in caso di sua richiesta, ed accompagnarlo probabilmente a Malta. In occasione della sede vacante del 1878 in un primo tempo una grande maggioranza di cardinali incluso il futuro Leone XIII votò per tenere il conclave a Malta, Infine nel 1889 il vescovo di Malta offri rifugio nell'isola a Leone XIII nel caso avesse voluto lasciare la città a causa dei torbidi unti-clericaii (cfr. BONNICI, op. cit., voi. Ili, pp. 207-209, LAFERLA, op. cit., voi. I, pp. 234-236, voi. II, pp, 20-21, DB LEONARDIS, op. cit., pp. 192-195, 201-202, R. DE CESARE, // conclave di Leone XIII, Città di Castello, 1888, pp. 159-184). Voci e congetture sull'insediamento a Malta della S. Sede riaffiorarono anche nel 1849, 1877, 1912 e nel 1929 (cfr. FIORENTINI, Malta rifugio ardente cit., p. 130 e E. Rossi, Lingua italiana, dialetto maltese e politica britannica a Malta, Livorno, 1929, p. 27).
KM) su questo episodio cfr. DB LEONARDIS, op. cit., pp. 123-130. HB) Cfr. ivi, pp. 80-82.