Rassegna storica del Risorgimento
anno
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1985
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pagina
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369
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Libri e periodici 369
zione dell'opera di Jacopo Conti (Decisiones florentinae), eminente cultore di diritto patrio. Per la parte più prettamente storica Viviani è debitore in particolar modo a Benedetto Varchi, autore cinquecentesco la cui Storia fiorentina era stata pubblicata per la prima volta solo da pochi anni. La relazione del nobile fiorentino si configura perciò come precisa esposizione del quadro istituzionale toscano di quel periodo: e di questo si ha conferma dalla comparazione con consimili memoriali amministrativi, apparsi successivamente al Compendio.
Tuttavia il curatore non può sottacere alcuni limiti dell'opera, come la mancanza di un quadro generale dal quale far emergere la realtà dei singoli istituti, gli scarsi accenni ai rapporti fra ì vari uffici, il non aver avvertito nel desiderio di giustificare la continuità fra le istituzioni repubblicane e granducali la perdita di peso politico delle assemblee cittadine. Manca ancora un ruolo della amministrazione toscana, presente ad es. nel Teatro di grazia e giustizia... dell'Arrighi, di quarantanni precedente, o nel coevo Ministero civile; né si coglie nel testo la presenza di una qualche volontà di cambiamento istituzionale, ma solo sfumate proposte di correzione ad un sistema di diritto considerato immutabile. Circa la crisi economica dello Stato, di cui pare rendersi perfettamente conto, Viviani non è in grado di indicare efficaci rimedi. Anche la struttura composita del territorio è esposta in modo sommario, mentre non compare nel volume cenno alcuno alle fonti del diritto allora in vigore nello Stato. Questi due ultimi argomenti saranno invece ampiamente trattati e sviluppati nella Relazione della magistratura della città di Firenze fatta per l'anno 1763, di Pompeo Neri; ma il mutato clima politico e la comparsa delle idee riformatrici giustificano la diversa impostazione dello scritto apparso trent'anni dopo: al tempo del Viviani e non poteva essere altrimenti la predominanza del Principato e l'accettazione della concezione assolutistica presupponevano tali limitazioni.
Si è accennato in precedenza al fatto che questo volume presenta singolari analogie con una antecedente pubblicazione del Di Noto su Le istituzioni dei Ducati parmensi nella prima metà del Settecento. Infatti e il Compendio e le quattro relazioni relative ai Ducati vennero predisposte in occasione di crisi dinastiche pressoché contemporanee ' per illustrare all'erede riconosciuto il primo, alla nuova dominazione austriaca le seconde, la realtà politica ed amministrativa statuale. E per quanto si debbano rilevare differenziazioni fra il Granducato e i Ducati sia per ciò che concerne l'unità territoriale, sia per quel che riguarda le vicende storiche, nondimeno entrambi gli Stati si reggevano su un comune sistema giuridico di fondo, con istituti generalmente simili e con identici compiti ed obiettivi. Sicché quest'ultimo studio si pone In una linea di continuità rispetto al precedente libro di Di Noto e costituisce un ulteriore, importante apporto alla conoscenza della storia del diritto e delle istituzioni della prima metà del XVIII secolo in Italia.
GIOVANNI GONZI
COMUNE DI TREVISO - ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO, // Veneto e Treviso tra Settecento ed Ottocento, a cura del Comitato di Treviso dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano. 3 ciclo di conferenze (novembre 1982-aprile 1983); Treviso, Comune, [1984], in 4, pp. 171. S.p.
Il compianto Renato Giusti aveva presentato brevemenete nel primo fascicolo del 1984 di questa rivista (pp. 64-65) le due precedenti raccolte di conferenze, organizzate dal Comune di Treviso e dal Comitato locale del nostro Istituto, pubblicate a cura di Giovanni Netto, Anche gli argomenti di questo terzo ciclo sono dedicati ad avvenimenti e personaggi veneti e in particolare trevigiani fra Settecento e Ottocento. Sono testi brevi che trattano temi locali, legati, però, quasi sempre a problematiche di largo respiro. Non tutti sono di argomento risorgimentale e proprio per questo segnaliamo solo quelli che in qualche modo rientrano nell'ambito tematico e cronologico del nostro Istituto.