Rassegna storica del Risorgimento
MOLISE STORIA SEC. XIX
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1985
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Raffaele Colapietra
tive originarie, ancora significativamente presenti all'indomani immediato dell'unità.
Le ferrovie sono destinate più a fecondare e promuovere le industrie nei luoghi che ne sono privi anziché servire aUe industrie esistenti spesso fittizie e sterili28)
e che parecchie dozzine di municipi molisani avrebbero fatto proprie ancora qualche mese più tardi29) con sullo sfondo il drammatico chiaroscuro della reazione borbonica e del grande brigantaggio.
La nostra situazione è quella di dibatterci tra l'astratta vitalità, eco di fresca rivoluzione, e lo sconsigliato agitarsi dell'ultimo anelito del diritto divino... L'Italia ora non è che la possibilità dell'Italia... Vivono delle potenze occulte... nel fondo di questa classica penisola... Fecondare queste potenze... ecco il nostro compito perché la possibile Italia diventi Italia reale.
Ma il progetto Iacobelli, che porta la ferrovia alla sinistra del Biferno passando il fiume tra Montagano e Limosano e gettando le basi per una rivitalizzazione della zona che postula peraltro una integrazione stradale a cui il notabilato del consiglio provinciale si mostrerà costantemente riluttante,30) il progetto Iacobelli, dicevamo, è accantonato nel settembre 1861 per l'insuperabile resistenza d'Isernia e di Boiano, che ne sarebbero state nettamente emarginate, a sottostare alla sovrimposta provinciale di un decimo della fondiaria per la costruzione della linea, e ciò attraverso un ragionamento duramente realistico che non esige commento.
La provincia, poverissima di ogni risorsa, non può ne deve che chiedere sussidi al governo il quale, generoso e riparatore com'è, non vuole ridurre in uno stato peggiore la sua condizione. Inoltre le masse della provincia, che non ancora si persuadono della bontà e del disinteresse dell'attuale governo (sic!) e ne fa testimonianza il non ancora distrutto brigantaggio, mal vedrebbero altra sovrimposta... e quindi proseguirebbero nello stato di ribellione ad un novello ordine di cose.31)
E quando, nel maggio 1863, il progetto Iacobelli tornerà d'attualità attraverso la prospettiva di complementarietà tra rete stradale e ferroviaria delineata dal perfetto Arditi secondo quanto s'è testé accennato in nota,
28) // Sannita, 30 dicembre 1860.
29) Ivi, 15 agosto 1861.
30) Affrettate il completamento delle strade in corso ammoniva senza successo il prefetto Giuseppe Arditi ancora il 26 maggio 1863 attendete ancora per poco il risultato degli studi della ferrovia, per poter a ragione veduta e senza favoritismi deliberare quali strade siano necessarie allo sviluppo degli interessi della provincia....
31> È appena il caso di sottolineare la rilevanza di quest'obiettiva constatazione dei legami di massa del brigantaggio come espressione di un atteggiamento complessivo della provincia.