Rassegna storica del Risorgimento
GRANADA (NICARAGUA) COMUNIT? SARDA 1851
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Phillip Kenneth Come
mondo caraibico-centroamericano come avveniva per le altre parti del mondo e che le notizie sui diversi spostamenti di Garibaldi nell'America Centrale avrebbero potuto arrivare fino alla scrivania di qualche console abile e vigilante. Avendo a che fare con gente di mare come i genovesi marinai e mercanti lo Stato sardo stabiliva Consolati in quasi tutti i luoghi importanti nella zona del Mare delle Antille: L'Avana, nel 1837; Nuova Orleans, 1840; La Guaira, 1842; Granada di Nicaragua e San Tommaso, 1846; Santa Marta e Port-au-Prince, 1847, e Panama, 1851.4> Questa tecnica di ricerca lunga e faticosa ha dato i suoi risultati. Sono riuscito a trovare molto nuovo materiale sul secondo esilio di Garibaldi nel mondo latinoamericano ed anche la corrispondenza granadina che sembrava scomparsa: essa giaceva tranquillamente nascosta fra le lettere del Console sardo di Santa Marta, porto centrale del traffico di banane in Colombia settentrionale, sulla costa del Mar Caraibico e luogo dove Garibaldi, nonostante tutto il suo vagare nel mondo latino-americano, assolutamente non è mai andato. Possiamo spiegare come mai è accaduto un errore di archiviazione di questo genere? La risposta più accettabile è la seguente: nel periodo 1831-1861 lo Stato attualmente conosciuto come Colombia portò il nome di Republica de Nueva Granada. È facilmente comprensibile, allora, che le
4) Come scrisse il Ministero degli Affari Esteri al Console Dardano il 1 aprile 1852: La quantità dei R. Sudditi, che si stabiliscono quasi in ogni parte d'America, va sempre crescendo, e tuttodì aumenta la Sarda navigazione ed il Sardo commercio con ogni piazza di maggiore importanza in codesto Continente. Il R. Governo ha quindi rivolto seriamente la sua attenzione ad assicurare con ogni Stato di America gli interessi della propria bandiera, e quelli dei sudditi che prendono dimora in America a conservazione della loro nazionalità ed a tutela delle loro successioni (A.S.T., Sez. 1*. Consolati nazionali in generale cit., P. 196).
Va notato che il Consolato Generale di Filadelfia negli Stati Uniti stabilì un vice-consolato in Nuova Orleans nel 1821 (P. F. Du Bourg fu nominato al posto di viceconsole il 23 febbraio 1821: vedi A.S.T., Sez. 1*. Consolati nazionali. Filadelfia. Mazzo N. 1: fascicolo marzo-agosto 1822, rapporto del 16 marzo 1822 con allegato datato da Nuova Orleans il 15 novembre 1821 e, dalla stessa fonte, fascicolo settembre 1822-ottobre 1824, rapporto del 20 settembre 1822. C'è anche da vedere A.S.T., Sezioni Riunite. Guerra e Marina: Marina, Materiale: Consolati dell'America settentrionale, mazzo n. 537, fascicolo Filadelfia 1821-1834: rapporto del 25 novembre 1821; dalla stessa fonte, allegata al rapporto del 5 ottobre 1826, si trova una raccolta delle firme di tutti i vice-consoli negli Stati Uniti, includendo Du Bourg.
Per gli interessi sardi nello stabilire un'Agenzia consolare all'Avana, sarebbe interessante osservare i commenti di Gaspare Deabbate, primo console sardo presso gli Stati Uniti d'America, che nei suoi primissimi rapporti dalla città di Filadelfia, dove si stabilì, ne scrisse con interesse profondo: A.S.T., Sez. 1". Consolati nazionali. Filadelfia cit., fascicolo ottobre 1819-aprile 1822: rapporti del 5 novembre 1820 e 3 giugno 1821.
Lo Stato sardo stabilì un Consolato all'Avana nel 1846 (vedi la corrispondenza del primo console, Giacomo Luca Remotti, per il periodo del suo servizio, 23 novembre 1846-27 gennaio 1848, alTA.S.T., Sez. 1". Consolati nazionali. Avana: fascicolo dal 1837 al 1851). Però, Pasquale Piuma, suddito sardo stabilito ad Avana, aveva coperto le funzioni di Console generale di Toscana in quella città e, nel periodo dal 16 gennaio 1837 al 19 aprile 1842 inviò rapporti regolari al Ministero degli Affari Esteri di Torino intorno ad avvenimenti che potevano interessarlo. Piuma morì il 15 febbraio 1844 come attesta una lettera del 22 novembre 1846, scritta da suo fratello Pablo e conservata nel mazzo già segnalato e per fi periodo prima dell'arrivo di Remotti nell'isola nel 1846 sembra che non ci sia stata corrispondenza alcuna dall'Avana.