Rassegna storica del Risorgimento

BRIGANTAGGIO; TRIBUNALE DI GUERRA DI GAETA 1863-1865
anno <1985>   pagina <436>
immagine non disponibile

436
Paolo Alvazzi del Frate
e quel che essa aveva messo in luce circa le condizioni delle Provincie e le disposizioni delle popolazioni e la qualità delle bande reazionarie avessero dato un gran colpo alle speranze dei Borboni e alle illusioni in cui si cullavano i legittimisti29) i borbonici non rinunciarono a sostenere alcune grosse bande di briganti presso il confine pontificio che continuarono ad impegnare duramente l'esercito italiano.30) L'aspetto politico legittimista del brigantaggio, ancora indubbiamente presente nella zona di confine, rende dunque particolarmente interessante, al fine di una valutazione complessiva del fenomeno, lo studio dei processi del Tribunale militare di guerra di Gaeta che proprio su questo territorio estendeva la sua giurisdizione.31)
3. Il Tribunale militare di guerra di Gaeta, la cui giurisdizione com­prendeva i Circondari di Formia, Sora ed Avezzano, operò dal 1 otto­bre 1863 al 31 dicembre 1865, istituendo 182 processi i cui atti si trovano raccolti in tre volumi di sentenze originali.32)
La Presidenza del Tribunale fu affidata fino al 4 settembre 1864 al cav. Giovanni Carlo Bertani, Luogotenente Colonnello del 60 Reggimento Fanteria che, sostituito dal 22 settembre al 27 ottobre 1864 dal Maggiore Antonio Landi del 3 Reggimento Artiglieria, riprese l'incarico per tutto il 1864. In seguito la Presidenza venne affidata al cav. Alessio Costantin de Magny, Maggiore del 60 Reggimento Fanteria fino al 23 marzo 1865; al Maggiore Paolo Tacinelli del 3 Reggimento Artiglieria fino al 30 giugno 1865; al cav. Egidio Grimaldi, Luogotenente Colonnello del 59 Reggimento Fan­teria, fino al 30 settembre ed infine al cav. Simone Pietro Ghersi, Maggiore del 59 Reggimento Fanteria fino al 30 dicembre 1865.33)
intralcio per le operazioni delle forze repressive pontifìcie ed italiane, creando delicate situazioni politiche tra i due poteri statali. F. MOLFESE, op. cit., p. 323.
M B. CROCE, // romanticismo legittimistico cit., p. 331.
3) Sull'attività di sostegno al brigantaggio presso la frontiera pontificia nel 1862-1863 da parte della corte borbonica e in particolare sulla figura di Rafael Tristany, comandante legittùnista, cfr. la precisa ricostruzione di A. ALBONICO, La mobilitazione legittimista cit., PP. 166-272. i jkjtUitK
31) Infatti ... particolarmente ricca di voluti motivi politici è la massa dei processi del Tribunale straordinario di Gaeta, in molti dei quali si hanno copiose notizie dei capo briganti Domenico Fuoco e Francesco Tomasino. Questi ancora nel maggio 1864 si qualificavano rispettivamente "capitano" e "tenente" della reazione , A. FRACCACRETA, Un fondo giudiziario sul brigantaggio nell'Italia meridionale, in Archivi d'Italia, 1937, p. 212.
32) I volume, 32 sentenze dal 1 ottobre 1863 al 27 febbraio 1864, II volume, 83 sentenze dal 16 aprile 1864 al 29 dicembre 1864, III volume, 67 sentenze dal 23 marzo 1865 al 30 dicembre 1865. ACS, Tribunali militari... cit., b. 176.
33) 11 Tribunale risulta costituito dai Maggiori: G. Batta Lachelli del 58 Regg. Fanteria, Antonio Micheroux del Comando militare della Fortezza di Gaeta, Antonio Landi e Paolo Tacinelli del 3 Regg. Artiglieria, Cav. Giuseppe De Asarta del 1 Regg. Granatieri, Salvatore Rajola Pescarmi del 7 Regg. Granatieri, Pompeo Alvisi dell'I 1 Regg. Fanteria, Alessandro Olivieri e Giovanni Scotti del 59 Regg. Fanteria; e dai Capitani Carlo Zubani, Romualdo Otto!ini, Gaspare S. Martino, Fabio Nieto, Giulio Cesare Corsico, Giovanni Tribaudino del 60 Regg. Fanteria, Gerolamo Pizzorno del 7" Regg. artiglieria, Decio Danesi, Luigi Soffietti, Carlo Giuseppe Cuore, Felice Doma del 58 Regg. Fanteria, Amilcare Franceschini, Pietro Lanfranco, Cesare Nuccorini, Giuseppe Camillo Livruga, Fausto Ferray,