Rassegna storica del Risorgimento
BRIGANTAGGIO; TRIBUNALE DI GUERRA DI GAETA 1863-1865
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1985
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Giustizia militare e brigantaggio 439
giudici di mandamento non danno evasione alle richieste, che vengono loro fatte dal-ITJffiziale Istruttore a senso dell'articolo 379 del vigente Codice penale militare con quella sollecitudine e accuratezza, che sono essenzialmente volute dalle speciali esigenze della giustizia militare.
All'oggetto quindi di poter fare le occorrenti pratiche per prevenire ulteriori inconvenienti, e di assicurare all'amministrazione della giustizia l'adempimento della sua delicata missione, invito la S.V. Ifl.ma a volermi trasmettere in via confidenziale prontamente la nota di quei Giudici esistenti nella circoscrizione territoriale di cotesta Divisione militare, che si mostrarono meno premurosi nell'adempiere agli incumbenti loro delegati.
L'Aw. Generale Militare C. Trombetta }
Dunque la difficile definizione della competenza della giustizia militare e la rivalità tra i due poteri provocarono, nell'applicazione della legislazione speciale, l'aggravarsi della tensione tra l'Esercito, cui veniva affidata l'intera opera di controllo dell'ordine pubblico nell'Italia meridionale, e la Magistratura. 43)
5. Superati i problemi relativi alla definizione della competenza della giustizia militare, spettava alla Magistratura ordinaria provvedere al trasferimento degli imputati dei reati di brigantaggio ed all'invio dei dati della prima istruttoria compiuta, al Tribunale militare di guerra competente, qualora l'arresto non fosse stato operato direttamente dalle autorità mili-
42) ACS, Tribunali militari cit., b. 175, Fase. 2086. Tribunale Supremo di Guerra -Ufficio dell'Aw. Generale - n. 1042 - Circolare n. 46 - Confidenziale.
Un'ulteriore testimonianza, da un lato della tensione che caratterizzava i rapporti tra le autorità militari e la magistratura e dall'altro della prassi di indiscriminati arresti di massa è data da questa risposta dell'Avvocato Generale militare Trombetta ad una lettera di denuncia dell'Aw. Fiscale di Gaeta in data 20 luglio 1865:
La S.V.I. col foglio in margine distinto volle porgermi intorno all'arresto delle persone sospette di favoreggiamento e complicità in brigantaggio ragguagli che non mi erano ignoti, all'oggetto forse di provocare alcune disposizioni che tendano a porre un freno agli atti dell'autorità di Pubblica Sicurezza che Ella qualifica arbitrari.
Sebbene sia a desiderarsi che la sicurezza pubblica sia in codeste Provincie assicurata e ristabilita con tutti quei mezzi che la legge guarentisce, tuttavia io non potrei assecondare i divisamenti della S. V. senza invadere le attribuzioni di altre Autorità che esercitano la loro azione sotto la dipendenza di altre amministrazioni.
Ogniqualvolta pertanto la S.V. riconosce che i fatti che le sono denunciati non sono sussistenti ovvero non hanno gli estremi di un reato, si limiti a fare la sua rappresentanza per il rilascio degli imputati, e non si preoccupi di misure le quali se dapprima appaiono infondate, possono poi in seguito venire giustificate sufficientemente dalle conseguite risultanze...
L'Avvocato Generale militare C. Trombetta ACS, Tribunali militari cit., b. 174, 20 luglio 1865.
43) Sul punto l'antipatia personale tra La Mormora e Spaventa appariva emblematica. Vd. F. MOLPESB, op. eli., p. 436.