Rassegna storica del Risorgimento

BRIGANTAGGIO; TRIBUNALE DI GUERRA DI GAETA 1863-1865
anno <1985>   pagina <447>
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Giustizia militare e brigantaggio 447
Giudice di Sessa inviò il 12 maggio la deposizione dell'ostaggio:
Roccamonfina, 10 maggio 1864
Giudicato regio del Mandamento
Interrogatorio di Vincenzo Tabellario, di anni 19.
Int. R. Io non conosco Salvatore Pepe mugnaio di Castellamare alla dipendenza di Pasquale Torelli di Sessa. Nel giorno otto o nove ultimo marzo fui sequestrato dai briganti... mi tennero sette giorni poi mi rilasciarono o per meglio dire scappai via in uno scontro che i briganti ebbero con la truppa, dopo che la mia famiglia aveva mandato ad essi ducati trecento e mentre volevano di più.
Quei briganti erano tutti a me ignoti, né tra essi fu indicato un tal Salvatore Pepe. Pendendo il tempo in cui rimasi sequestrato i briganti non fecero altro sequestro di persona né forzarono alcuno a seguirli. Si diceva che il capo si chiamava Francesco Tomasino. 5?)
Dopo la notifica dell'atto di accusa, l'imputato, invitato a scegliersi un difensore, deferì la nomina al Presidente del Tribunale che incaricò il signor Gozzi del 60 Reggimento Fanteria.
L'udienza fu fissata per il 17 maggio 1864. Per il processo fu -redatto il seguente verbale di dibattimento:
Il Tribunale militare di Guerra in Gaeta convocatosi per ordine del suo Presidente nella sala delle udienze del tribunale stesso in Gaeta alle ore dieci antimeridiane del 17 mag­gio 1864.
Sono intervenuti i Sig.
1. Bertani Cav. G. Carlo, Ten. Colonnello: Presidente
2. Micheroux Antonio, Maggiore: Giudice
3. Rajola Pescarmi Salvatore, Maggiore: Giudice
4. Landi Antonio, Maggiore: Giudice
5. Zubbani Carlo, Capitano; Giudice
6. Lanfranco Pietro, Capitano: Giudice
Pollini Cav. Ottavio: Ministero Pubblico Gozzi Dafroso, Maggiore: Difensore Pognisi Francesco Achille: Segretario
sequestrato ed ìndi rilasciato esso Tabellario dai briganti. Nel raffermati va si compiacerà ricevere la dichiarazione del detto individuo sulla circostanza addotta dal Pepe in suo discarico.
La prego perché mi faccia tenere colla possibile prestezza le carte di risulta. ACS, Ibidem.
57) Ibidem.