Rassegna storica del Risorgimento

BRIGANTAGGIO; TRIBUNALE DI GUERRA DI GAETA 1863-1865
anno <1985>   pagina <450>
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Paolo Alvazzi del Frate
ed all'interdizione legale e patrimoniale mandando la presente a stamparsi ed affiggersi a mente di legge.
Data e pubblicata a Gaesta il 17 maggio 1864.59)
Il Presidente Bertani
In data 20 maggio 1864 il Comandante della Zona militare Villarey, con nota n. 2555 approvò ed ordinò l'esecuzione della sentenza. La causa del Pepe, come abbiamo visto, arrestato dal Delegato di P.S. il 14 marzo, viene rapidamente istruita tanto che già il 5 maggio viene notificato l'atto di accusa dell'Avvocato Fiscale militare. Il processo svoltosi il 17 maggio, a circa due mesi dall'arresto, si conclude dopo una sola udienza. Non essendo ammesso appello, né ricorso in nullità già il 20 maggio il Coman­dante della Zona ordina l'esecuzione della sentenza.
L'esame della vicenda mostra quindi una sorprendente celerità dell'in­tero procedimento: dall'arresto alla sentenza definitiva trascorsero infatti solo due mesi. Tale indubbia rapidità induce ad individuare una certa som­marietà nella procedura a causa delle indagini spesso affrettate e degli interrogatori che, come testimoniato dai verbali redatti, non erano certo dei più approfonditi: addirittura un processo che giunse ad una condanna a quindici anni di lavori forzati si concluse dopo una sola udienza. Se consideriamo che l'imputato, spontaneamente costituitosi, rimase tra i bri­ganti non più di una settimana (dal 7 al 14 marzo) e che non fu piena­mente smentita la tesi del rapimento, fenomeno allora molto diffuso, non potremo non ritenere eccessivamente severa la condanna a quindici anni di lavori forzati del Tribunale di guerra. Sebbene la severità caratterizzi i giudizi dei Tribunali militari istituiti dalla Legge Pica, in questo caso ci troviamo di fronte ad una sentenza particolarmente pesante.
Si deve sottolineare che nei verbali dei dibattimenti risultano solo le generalità dei testi e non le deposizioni: ciò permetteva al Tribunale militare di guerra di evitare ogni controllo. Infatti il giudizio sfuggiva, in questo modo, non solo ad eventuali controlli esterni ma, addirittura, a quelli operati dal Tribunale Supremo di Guerra al quale venivano inviati i registri delle Sentenze e i verbali dei Dibattimenti.
In effetti celerità e severità nei giudizi e, soprattutto, libertà da ogni controllo, caratteristiche peculiari della giustizia militare, sono pienamente evidenziate dalla ricostruzione di questa vicenda giudiziaria.60)
6. Il Tribunale militare di guerra di Gaeta, che operò dal 1 otto­bre 1863 al 31 dicembre 1865, istituì 182 processi giudicando 387 imputati.
59) ACS, Ivi, Volume Sentenze originali, 1864, b. 176.
co) il caso preso in considerazione, che mostra un buon grado di collaborazione tra Magistratura ordinaria e Tribunale militare, sembrerebbe smentire quanto affermato in pre­cedenza relativamente alla tensione tra autorità civili e militari. Tuttavia si potrebbero citare numerosi casi in cui tale collaborazione venne meno se non si giunse, addirittura, all'aperto conflitto.