Rassegna storica del Risorgimento
BRIGANTAGGIO; TRIBUNALE DI GUERRA DI GAETA 1863-1865
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1985
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Giustizia militare e brigantaggio 455
U Tribunale lo ritenne colpevole di mancato favoreggiamento poiché:
...una pattuglia di Guardia nazionale mobile in unione a due Carabinieri trovandosi in perlustrazione lungo il confine pontificio... ebbe luogo di vedere il prevenuto Pannozzo il quale con ansietà le si fece incontro portando seco lui un (vaso) pieno di latte. Che presolo in sospetto quei militi dì Guardia nazionale si fecero innanzi all'imputato il quale vedendoli vestiti alla borghese ed armati supponendoli briganti si fé' tosto ad assicurarli che potevano rimanere tranquilli poiché in quella località già da qualche tempo non si era vista aggirare nessuna pattuglia di soldati e richiedendosi ai medesimi se fra loro si trovasse un suo cognato che da più anni scorre la campagna li invitava a bere di quel latte che seco lui portava... Indubitato che egli con quelle parole tendeva a somministrare loro notizie che potevano ridondare in loro vantaggi... intendimento del prevenuto di favorire il brigantaggio con atti tali di esecuzione che se non sortirono il suo effetto fosse per cause indipendenti affatto dalla sua volontà.74)
Possiamo inoltre ricordare il caso del giardiniere Salvatore Pezzullo, condannato a dieci anni di lavori forzati per avere favorito i briganti dando loro in specie nel giorno 13 maggio segno dell'approssimarsi della forza pubblica... perché vedendo avvicinarsi la Guardia nazionale si mise a gridar forte "Ah - Ah" come se mostrasse di far correre l'asino restio e che a tal segno i briganti nascosti nella grotta uscirono e scambiando alcune fucilate ebbero per siffatto avviso agio di porsi in salvo .
Numerosi sono i casi di processi relativi ad individui arrestati solo perché trovati in possesso di viveri che spesso erano semplicemente destinati ai contadini che lavoravano in montagna. È forse il caso di Giovanni Risi, condannato a sette anni di reclusione il 21 settembre 1865, per favoreggiamento perché fu visto salire la montagna presso S. Michele con un (vasetto) nelle mani presumibilmente pieno di vino, che quantunque non risultasse fosse visto a consegnarlo o meno ai briganti è a presumersi loro effettivamente lo abbia portato essendo notorio che era quella montagna abituale ricovero (dei briganti) .76>
In altri casi furono arrestate persone che, costrette con minacce e ricatti dai briganti, avevano loro concesso ospitalità in casa, fornito viveri, informazioni o altro.
Emblematico a tal proposito è il caso di due scafaiuoli che, minacciati dai briganti, li avevano traghettati venendo poi arrestati per favoreggiamento. Infatti Giovanni Caporusso fu processato per avere la sera delli 21 marzo 1865 traghettato sulla sua scafa dalla destra alla sinistra sponda del fiume Liri presso Roccaguglielma una banda armata di 42 briganti nel quale servizio avrebbe dai medesimi ricevuto 21 piastre mentre Pietro Bone, minacciato di morte, traghettò tre briganti recandosi poi addirittura a denunciare il fatto alla autorità di S. Andrea. In entrambi i casi gli imputati furono assolti dal Tribunale.
Si devono infine ricordare alcune sentenze di assoluzione per incom-
74) Ibidem,
75) Ivi, 13 giugno 1864.
76) Ivi, 1865.