Rassegna storica del Risorgimento

BRIGANTAGGIO; TRIBUNALE DI GUERRA DI GAETA 1863-1865
anno <1985>   pagina <456>
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4 56 Paolo Alvazzi del Frate
petenza emesse in quanto il Tribunale non riconosceva colpevoli di brigan­taggio o favoreggiamento degli imputati nei confronti dei quali individuava però gli estremi di reati, comuni di competenza della Magistratura ordinaria. Ad esempio il 12 febbraio 1864 vennero assolti per incompetenza Francesco Rozzera e Antonio Petricone poiché sebbene sia risultata pienamente provata la tentata subornazione, istigando il denunziante D'Onofrio ed il testimone... a deporre in favore di Bartolomeo Calenza, pure un tale reato sfugge alla competenza di questo Tribunale di guerra non ravvisandosi nel medesimo né gli estremi di complicità né di favoreggiamento al brigan­taggio.77)
8. Si è detto che il Tribunale militare di Gaeta operò con estrema durezza soprattutto nei confronti degli imputati di favoreggiamento spesso giudicati con eccessiva severità. Tuttavia riteniamo che non furono compiuti abusi o illegalità di particolare gravità e che fu sostanzialmente rispettata la procedura prevista dal Codice penale militare. Il Tribunale si mantenne nei limiti assegnati dalla legge Pica, la cui formulazione però era assai vaga e poteva prestarsi ad interpretazioni contrastanti che spesso lasciavano spazio ad equivoci particolarmente gravi.78) Era infatti la procedura stessa dei Tribunali di guerra che, con la sua sommarietà si prestava a giudizi troppo celeri relativamente alla gravità delle pene previste: secondo il Molfese è certo che la procedura seguita nei giudizi militari lasciò molto a desiderare e la disinvoltura nel trattare complesse questioni giuridiche provocò, non di rado, irreparabili conseguenze... . 79>
Ma si deve ricordare che intendimento del Governo, coll'istituzione dei Tribunali militari per la repressione del brigantaggio era, da un lato, di rendere più rapidi i giudizi e piti severe le pene inflitte e, dall'altro, di seminare un salutare terrore tra le popolazioni del Mezzogiorno. In tal senso non si può negare ima notevole efficacia della giustizia militare: una volta ottenuta la competenza a giudicare sui reati di brigantaggio essa operò con la celerità e severità che le sono caratteristiche. In tal modo, secondo il Candeloro, fu evitata l'azione lentissima e poco efficace dei
Ti) ACS, Ivi, b. 176.
TQ SÌ possono citare innumerevoli casi di abusi di notevole gravità tra le Sentenze di altri Tribunali di guerra, come ad esempio quello denunciato dall'on. Conforti in occasione del dibattito sulla proroga della legge Pica: 11 Tribunale militare di Potenza condannò come reo di brigantaggio un delegato di Pubblica Sicurezza di una condotta esemplare e lo condannò ai lavori forzati a vita. Leggendo quella sentenza si rimane inorriditi, perocché il motivo sostanziale per cui si ritenne il delegato reo di brigantaggio si è perché non spiegò tutta la desiderabile energia nel fare arrestare una donna che si era mostrata crudele verso i cavalleggieri di Saluzzo... Contro questa sentenza, che io non voglio qualificare, ricorre il Procuratore generale della Corte di Appello di Potenza... per incompetenza e per eccesso di potere... Allora si domandano le carte, ma le carte non sono mandate . Atti Camera deputati, Discussioni, 1864, p. 2586. Cfr. M. D'ADDIO, op. cit, p, 135 e R. MARTUCCI, op. cit., p. 162.
Nel 1866 l'on. P. S. Mancini, parlando dell'operato di alcuni Tribunali militari di guerra, disse di non voler fare rivelazioni di cui l'Europa dovrebbe inorridire (F. MOLFESE, op. cit., p. 287).
79) F. MOLFESE. op. cit., p. 287.