Rassegna storica del Risorgimento

STORIOGRAFIA ITALIA
anno <1985>   pagina <520>
immagine non disponibile

520 Vita dell'Istituto
Nella discussione generale e nelle proposte sono stati apprezzati gli interventi di Umberto Poliandri, che con indiscussa competenza ha parlato su alcuni importanti docu­menti dell'archivio storico del comune di S. Benedetto del Tronto; di Augusto Merlini, che ha auspicato una ricerca più ampia e approfondita per una migliore storia degli eventi salienti di S. Benedetto del Tronto; di Fausto Paolini, che ha raccomandato una maggiore attenzione da rivolgere ai fattori geografici e alle trasformazioni del territorio per oggettivare meglio la storia locale; di Ferdinando Ceroni, che, prendendo lo spunto dall'intervento di Paolini, ha fatto, con molta competenza, una ricca e particolareggiata esposizione dell'aspetto territoriale sambenedettese nei primi decenni dopo l'Unità nazionale; di Giuseppe Lupi, che, con la competenza di preside di liceo, ha rappresentato i limiti e le possibilità degli studenti medi a interessarsi e a concorrere al premio E. Liburdi ; poi, da studioso e ricercatore di archeologia, ha soddisfatto l'interesse dei presenti su alcuni aspetti di trasformazione del paesaggio litoraneo adriatico piceno; infine Gino Troli, in qualità di assessore alla cultura del comune di S. Benedetto del Tronto, ha fatto una particolareggiata esposizione del premio E. Liburdi e di altre attività storico-culturali promosse e da promuovere dalla medesima arnministrazione comunale in colla­borazione con il nostro Istituto. E' stato invitato, quindi, alla discussione lo studioso di interessanti argomenti di storia socio-sanitaria locale, Gabriele Cavezzi, che ci ha onorato della sua adesione come socio; nel suo intervento ha convinto i presenti a promuovere imo studio approfondito delle ricorrenti passate epidemie e delle conseguenti ripercussioni socio-demogr afìco-econom i che.
Il presidente del Comitato, prof. Ficcadenti, ha chiuso l'assemblea con gli auguri di buon lavoro e rallegrandosi della crescita in quantità e in qualità del Comitato pro­vinciale piceno.
* * *
BERGAMO. Riprendiamo da L'Eco di Bergamo del 19 il resoconto della manifesta­zione tenuta il 18 settembre, in occasione del Cinquantenario della fondazione del nostro Co­mitato. La sede, gentilmente concessa, è stata quella dell'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti.
Riservato ai soci del Comitato, il pomeriggio si è aperto, nella sua prima parte, con la rievocazione dei cinquantanni di vita del Comitato, che è stata fatta dal presidente in carica prof. Marcello Ballini, il quale ha soprattutto ricordato gli anni d'oro del Comitato, attivissimi sotto la presidenza del compianto prof. Alberto Agazzi, nominato presidente nell'anno della rinascita (il 1950), e in carica fino alla sua immatura morte. Ma la rievocazione non sarebbe stata completa, se non fossero intervenuti molto cordial­mente con le loro tuttora vive memorie, i primi due segretari del Comitato: l'aw. Enrico Vivona, al quale è subentrato poi il senatore prof. Giambattista Scaglia. Toccanti le testimonianze vissute dì persona dai due, cui la memoria non ha fatto il minimo difetto, e che sono valse anche a ricordare altre figure insigni ormai scomparse. Ai ricordi anzi­detti, si sono aggiunti poi quelli del l'aw. Costantino Simoncini, sindaco in carica negli anni d'oro del Comitato, perché coincidenti con le celebrazioni centenarie, alle quali la sua amministrazione dette il più largo aiuto.
Al termine, vi sono stati vari, illuminati interventi da parte dei professori Tironi, Mora, Donati-Petteni, ed ancora dell'avv. Vivona e del prof. Scaglia, che ha suggerito doversi, ora, ristudiare il Risorgimento, ma dalla prospettiva dei tempi attuali.
Successivamente, ha avuto luogo la pubblica comunicazione, tenuta dal prof. Luigi Cattanei di Genova, sul tema: Gli esordi e le memorie bergamasche nell'Opera Omnia di Giuseppe Cesare Abba . L'oratore, che è stato presentato dal prof. Ballini, è un insigne studioso dell'opera dell'Alba, della quale ha curato il primo volume dell'edizione nazionale, con particolare riguardo alle fonti delle famose Noterelle , ed alla produzione teatrale dell'Abba, fino ad oggi pressoché sconosciuta. Molti i nomi di bergamaschi che ricorrono negli scritti dell'Abba, ed in particolare nelle Noterelle: primo fra tutti, quello di Francesco Nullo (che l'Abba indica come ... il più bell'uomo della spedi­zione... ), ricordato in parecchi momenti, uno alla sua struggente morte eroica in terra straniera. Ma il prof. Cattane! ha detto anche di Luigi Caroli, di Vittore Tasca, di