Rassegna storica del Risorgimento
STORIOGRAFIA ITALIA
anno
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1985
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pagina
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521
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Vita dell'Istituto
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Daniele Piccinini, dei bizzarri fratelli Carlo e Pietro Invemizzi, salvatori di monache di clausura recate a spalla nella Palermo sconvolta dai combattimenti. Un particolare, poi, ignoto ai più: l'Abba conobbe quel famoso Primo gruppo cooperativo del Porto di Genova, costituito dagli indiavolati bergamaschi, abili facchini delle merci, detti anche Caravana , dei quali fa cenno nel suo volume Le Alpi nostre , quando parla della Valle Brembana, dalla quale provenivano.
Naturalmente, non tutti luminosi ed esaltanti, i ricordi. L'oratore ha ricordato anche gli arresti del Nullo e del Piccinini nella fortezza valdostana di Bard, della morte del secondo avvenuta in banale incidente a Tagliacozzo, delle struggenti pagine scritte da Giuseppe Locatelli nei due libri Bergamaschi in Polonia e Bergamaschi in Siberia , che l'Abba richiese insistentemente all'autore, come risulta da varie lettere del suo sterminato epistolario che il decimo volume dell'* Opera Omnia ospiterà prossimamente.
Assai vive le approvazioni, che il presidente dell'Ateneo prof. Agazzi ha voluto sottolineare al termine. Presenti alla manifestazione, il segretario generale dell'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Brscia, prof. Ugo Vaglia, e l'aw. Luigi Levi Sandri, che ha recato il saluto dell'on. Pedini, presidente dell'Ateneo bresciano, e del prof. Amedeo Biglione di Viarigi, presidente del Comitato di Brescia dell'Istituto per la storia del Risorgimento .
CAGLIARI. L'Assemblea dei soci si è riunita in data 14 ottobre 1985, nei locali gentilmente concessi dalla Facoltà di Scienze Politiche, per discutere problemi organizzativi e fare il punto sull'attività culturale. E' stata presa in esame, tra l'altro, la proposta di associare il Comitato di Cagliari alla redazione e amministrazione della rivista Bollettino Bibliografico della Sardegna, che riserva una sua sezione alla rassegna di studi e di ricerche sull'età moderna e contemporanea. La relazione culturale di questa riunione è stata tenuta dal socio dott. Vincenzo Amat di San Filippo, il quale ha illustrato l'origine e la consistenza dell'Archivio della sua Famiglia, allo scopo precipuo d* segnalare le serie di carte e i carteggi epistolari che interessano la Sardegna e i suoi nessi col Regno sabaudo nell'Ottocento, con particolare riguardo al ruolo avuto dalla nobiltà isolana. L'Archivio Amat ha ereditato per via di parentele e di donazioni i fondi di alcune fra le più illustri famiglie patrizie sarde (Amat, Bacallar, Busquet, Cariga, de Sena, Ferrara, Font, ecc., del Marchesato di S. Filippo e Viscontado di Fuente Hermosa; Manca, Guiso del Marchesato di Albis; Arbosich, Cervellon, Pilo, Torresani, Zatrilla, Vico, Sanjust, ed altri ancora di varie baronie dì età spagnola e del periodo piemontese in Sardegna). L'archivio ha una consistenza di 3380 unità documentali, registrate su schede che prenderanno corpo, a breve scadenza, in un inventario a stampa curato dallo stesso dott. Amat e dalla dott. Marina Valdes, auspice la Sovrintendenza Archivistica della Sardegna sin dai tempi del compianto socio Giannino Todde. Questo importante fondo è già a disposizione degli studiosi e costituisce, come ha sottolineato il relatore e hanno poi ribadito i soci intervenuti nella discussione, uno strumento che arricchisce in modo determinante le ricerche di storia sarda dei secoli XVII, XVIII e XIX. E' stata messa in particolare evidenza l'importanza dell'Archivio Amat per quanto riguarda le carte e i carteggi relativi all'amministrazione podataria dei beni feudali, un settore che ha avuto sinora scarsa attenzione.
CATANIA. Lunedi 18 novembre, organizzato dal nostro Comitato in collaborazione con l'Associazione Mazziniana Italiana e la Federazione Nazionale Insegnanti si è svolto un dibattito sul tema: Mazzini e il Risorgimento nei manuali di storia e di letteratura. Il Presidente del Comitato prof. Enzo Sciacca ha introdotto il dibattito parlando delle