Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1986>   pagina <69>
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Libri e periodici 69
distacco dagli eventi che solo in parte è affidato al trascorrere del tempo e molto all'atteg­giamento con cui si guarda agli uomini e agli eventi . 2>
Il lavoro dì Balletta è fondato su una ricca documentazione, ma non arriva ad assumere la veste di una arringa difensionale , non venendo taciute le perplessità su alcune misure assunte nel primo dopoguerra e sul grado di attuabilità del programma di ricostruzione predisposto nel secondo dopoguerra.
La storia economica ha rilevato Luigi De Rosa un tempo considerata tutt'al più e dai più benevoli ancilla historìae, è ora entrata per la porta principale nel Regno di Clio.3)
Il volume di Balletta, equilibrato e solido, conforta e sorregge questa constatazione, solo ieri ritenuta tesi ardita.
VINCENZO G. PACIFICI
U. MASSIMO MIOZZI, La scuota storica romana (1926-1943). Voi. II, Maestro ed allievi 1937-1943; Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1984, in 8, pp. 319. S.p.
A suo tempo avemmo occasione di segnalare convenientemente il lavoro di U. M. Miozzi sulla Scuola storica romana dal 1926 al 1943, opera della quale ora è apparso Q secondo volume.1) Vengono confermati in esso pienamente i tratti salienti, già posti in evidenza. Lo studio è minuzioso, attento, informato e misurato nelle tesi e nelle con­clusioni mentre la capillarità e la acribia delle note meritano una sottolineatura di lode piena.
Nei diversi capitoli Miozzi esamina l'attività dei giovani ricercatori, ammessi alla Scuola, rivolta allo studio delle relazioni degli ambasciatori veneti, genovesi e sabaudi nei secoli XVII e XVIII, della politica estera italiana, della storia delle dottrine politiche, del pensiero politico risorgimentale e della storia economica e sociale dell'Italia moderna. Vediamo, perciò, ricostruito l'esordio in campo scientifico, compiuto in maniera davvero non incerta, da uomini destinati a divenire insigni, quali Ruggero Moscati, Giorgio Candeloro, Raffaele Ciasca, Federico Chabod. Franco Valsecchi. Federico Curato, Francesco Cataluccio, Carlo Zaghi, Ernesto Sestan, Luigi Bulferetti ed Ettore Passerin d'Entrèves.
Il capitolo finale è riservato all'analisi dell'opera di Massimo Petrocchi, uno studioso, che, per la vastità e la densità dei suoi lavori, avrebbe meritato ben altro risalto di quello oggi goduto nel campo storiografico nazionale.
Le pagine introduttive del volume sono eloquenti e, direi, logiche: sono dedicate all'esame del caso Volpe nella scienza storica del '900. Non poteva essere altrimenti per n suggeritore, il consigliere, la guida indiscussa della Scuola. La gioventù dell'A. fa sì che gli allievi e i maestri siano studiati dal solo punto di vista scientifico e non nei loro reciproci rapporti umani e nella loro personalità. Forse qualche colloquio con i superstiti avrebbe dato un tocco diverso all'ambiente, che fu improntato ad amicizia reciproca.
VINCENZO G. PACIFICI
2) Ivi, p. 159.
3) L. DE ROSA, Vent'anni di storiografia economica italiana (1945-1965), in La storio­grafìa italiana negli ultimi ventanni, voi. II, Milano, 1970, pp, 858-859.
0 V. G. PACIFICI, Recensione a U. M. Miozzi, La Scuola storica romana (1926-1943). Voi. I. Profili di storici 1926-1936, in Rassegna storica del Risorgimento, LXX <1983), p. 493.