Rassegna storica del Risorgimento

ESERCITO PONTIFICIO 1850-1870
anno <1986>   pagina <173>
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Marina Milan
gio. Peraltro, nell'opuscolo manca un'indagine approfondita del fenomeno che come nell'interpretazione dei legittimisti, sarebbe stato originato soltanto dalla fedeltà alla dinastia borbonica: les malheureux habitants de ce pays subis-sent chaque jour la mort, les tortures ou la prison parce qu'ils jettent de régards de détresse sur leur legittime souverain . U4>
È questa la parte più ricca di documenti: estratti di decreti militari, stralci di discorsi parlamentari o di articoli di giornale sono utilizzati dal­l'autore a sostegno della propria versione dei fatti.125) La scelta di una linea dura da parte del governo di Torino avallava il sospetto che les habitants des Deux Siciles détestent le joug de l'étranger, qui pése sur leur malheureuse patrie .
Del viaggio dell'autore troviamo traccia nei capitoli XI e XII, dedicati alla situazione politica e sociale di Napoli dove, più che altrove, erano palpabili le conseguenze della inesistenza di un consenso generale al nuovo ordine: la proscrizione, la tortura, la tendenza a mescolare i prigionieri politici con i detenuti comuni erano i segni dei tristes progrès raggiunti durante i primi anni della dominazione torinese. 127> La testimonianza di Roget si aggiunge così alle numerose pubblicazioni su Napoli comparse nei primi anni del periodo postunitario 128) nelle quali si insiste soprattutto sulla ingovernabilità della città: chaque fois qu'un conseil municipal a été constitué, à peine installé, il
M ivi, p. 65.
J25) Risultano particolarmente interessanti i frequenti riferimenti a YIndépendance Belge, giornale favorevole alla causa italiana che, durante il Secondo Impero, ebbe largo seguito in Francia; il commento dell'editorialista si traduceva in una esplicita condanna della politica meridionale instaurata dal governo di Torino: Il ne faut pas que les Ita-liens aient remplacé les Bourbons pour faire pire (ROGET, op. cit., p. 71). Su questo giornale cfr. R. AUBERT, Les réactions belges devant les événements d'Italie, 1859-1861, in Risorgimento, Bruxelles, 1960, pp. 117-132; R. J, VAN NUFFEL, II Belgio e la spe­dizione dei Mille, in Genova e l'Impresa dei Mille cit., pp. 595-614; lo., L'opinione rea­zionaria belga e gli avvenimenti in Sicilia, in La Sicilia e l'Unità d'Italia. Atti del Con­gresso internazionale di Studi Storici sul Risorgimento italiano, Palermo, 15-20 aprile 1961, Milano, Feltrinelli, 1962, pp. 496-501.
126) ROGET, op. cit., p. 70.
127) Ivi, pp. 77-88.
128) Tra gli scritti più rappresentativi si segnalano: L. COLET, Naples sous Garibaldi cit; E. GIGAULT DE LA BEDOLLIERE, op. cit.; A. LEMERCIER, Quelques mots de ver ite sur Naples, Paris, Douniol, 1860; [ANONIMO], Naples et le Piémont, Paris, Dentu, 1860; A. DE BASSANVILLE, Un Voyage ù Naples, Paris, Brine, 1861; M. Du CAMP, Naples et la sociéié napolitaine cit.; Due DE MADDALONI, Situatlon du Royaume de Naples, Paris, Le-cofFre, 1862; [ANONIMO], De la revolution unitaire en Sicile et ses effeets à Naples, mars 1862, Paris, Dentu, [1862]; [ANONIMO], La question de Naples et le Parlement anglais, Paris, Dentu, 1863; O. DE POLI, Voyage au royaume de Naples en 1862, Paris, Dupray de la Mahérie, 1863; TD., De Naples à Palerme, 1863-64, Paris, s.e., 1865; J. FRANCOIS, Ce que fon pense à Naples. Lettre d'un voyageur, Paris, s.e., 1865. Per una lettura critica tra gli studi più recenti cfr. D. CAPECELATRO GAUDIOSO, op. c/7.; M. JEUILLAND-MBYNAUD, ì.a ville de Naples après l'annexion 1860-1915, Aix en Provence, Ed. de l'Universi té de Provence, 1973; B. PELLEGRINO, Legittimismo borbonico e temporalismo: i vescovi del Mezzogiorno e il rifiuto delta rivoluzione nazionale del 1860, in Società e Storia, 1978, 3, pp. 501-530; A. RICCI, Cattolici e regime a Napoli dopo l'Unità, 1860-1870, in Studium, 1978, pp. 599-620.