Rassegna storica del Risorgimento
GREGORIO XVI PAPA (BARTOLOMEO ALBERTO CAPPELLARI); STATO PONTIF
anno
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1986
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407
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Questi furo gli estremi onor renduti 407
20, ebbe dimostrazioni popolari con un concerto dei dragoni, davanti alla sua abitazione a San Silvestro in Capite. *>
In quei giorni circolava per Roma un sonetto satirico che il Roncalli attribuisce, il 16 maggio, ad anonimi che disputavano se il Papa avesse o no le sue occupazioni e fatiche . Si tratta di quel gioiello che è La vita da cane del Belli, del 31 dicembre 1845, uno dei più popolari del poeta, non solo in Italia, tanto che, giunto in mano a Mazzini a Londra, il 3 novembre 1846, ritenendolo indirizzato a Pio IX, lo faceva pervenire a Giuseppe Giglioli, con il consiglio: Se trovi qualcuno tanto ardito da dire che il Papa non fa poi gran cosa, dagli il sonetto che unisco .I0)
Ad ogni modo l'ultima volta che Sua Santità uscì dal Vaticano per andare a celebrare la festa dell'Ascensione sarebbe stato difficile dar credito alla terzina finale di quel sonetto:
Sortanto la fatica da facchino de strappa tutto l'anno memoriali e buttalli a ppezzetti ner cestino .
Si era ritirato a pregare in una cappella,
quando ebbe una supplica da un fanciullino gridando: Grazia, Santo Padre, per papà . Il Papa ne fu commosso ed il giorno seguente liberò dal carcere quel padre di famiglia, ad onta che appartenesse ai detenuti politici .
C'era, in realtà, una discreta popolazione carceraria nella capitale alla fine di quel maggio. Chi aveva sostituito mons. Nevi nella redazione del Bollettino politico di Roma registrava nella Classificazione de' carcerati e condannati presenti nelle carceri e nelle case di condanna in Roma, che il giorno 28 gli ospiti delle Carceri nuove erano, comprese 44 donne, 548,
5) Ivi, pp. 185-186; DIARIO del Principe don AGOSTINO CHIGI dal 1830 al 1853, preceduto da un saggio di curiosità storiche raccolte da CESARE FRASCHETTI, Tolentino, Filelfo, 1906, pp. 174-175. Questo volo, purtroppo, costò la vita a un povero dragone, ordinanza di un tenente Silvani. Il cavallo forse eccitato dalla folla, si precipitò verso 11 muraglione del Muro Torto e, fermatosi di colpo, disarcionò il cavaliere che precipitò sella strada sottostante morendo sul colpo.
" RONCALLI, op, clt., p. 185; BELLI, 1 sonetti cit., voi. Ili, p. 2801; G. MAZZINI, Scritti editi e inediti, Imola, Galeati, voi, XXX, 1919, pp. 254-265.
10 RONCALLI, op. cit, pp. 186-187,