Rassegna storica del Risorgimento
GREGORIO XVI PAPA (BARTOLOMEO ALBERTO CAPPELLARI); STATO PONTIF
anno
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1986
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Alberto M. Ghisalberti
il Basso sentiva il dovere di comunicare a Torino il vivissimo senso d'indignazione e di rammarico provocato dal
riflesso che siasi lasciato morire il Santo Padre senza che la menoma preghiera sia stata per lui innalzata all'Altissimo, della pessima cura che gli verme usata e del pericolo che morir dovesse senza Sacramenti, il che sarebbe succeduto se egli medesimo non insisteva per essere comunicato, attesa la ricorrenza della solennità della Pentecoste. Certo è che se non era la circostanza della festa di S. Filippo, cui si seppe che il Papa non interveniva per incomodi di salute, si sarebbe saputo prima la morte, che non la malattia del Sovrano .19)
La coincidenza con la festa del Corpus Domini fece spostare la data dei funerali, con vantaggio dei poveri, tra i quali fu distribuito il valore delle mille libbre di cera che si dovevano consumare, secondo le bolle, in ciascuno dei tre ultimi giorni dei Novendiali. Speriamo che almeno quei beneficati siano stati grati alla memoria del defunto... Piacque l'orazione pronunciata da monsignor Giovan Battista Rosani al termine di quelle funzioni. Non così il grandioso catafalco eretto dall'architetto Virginio Vespignani, che fu causa di qualche momento di ansia per un principio d'incendio del cornicione, subito estinto, e per la caduta di una grande statua della Religione che si stava collocando in cima al monumento e si ruppe in minuti pezzi. Fortunatamente però non ferì alcuno, né arrecò alcun danno .
*9> Ivi, p. 84. Anche sulla causa della malattia il viceconsole comunicava le voci che circolavano: dapprima la si era attribuita a una cancrena generale, poiché poco dopo il suo decesso più non era conoscibile: si dovette anticipare l'imbalsamazione e persino una parte della pelle dovette togliersi, e riporsi colla carne e colle interiora: credo che rimarrà esposto con la maschera , ivi. Ma due giorni dopo, poteva rinunciare ai particolari macabri di quell'annuncio. Gregorio XVI non era stato vittima di quella cancrena, ma di un affollamento d'umori al petto, ed estrema debolezza, poiché nell'apertura del cadavere li visceri furono trovati sanissimi, ed intatti; li polmoni però erano in pessimo stato, e lo stomaco vuoto . Glielo avrà detto qualche medico che se si fosse cercato di chiamare gli umori al basso, invece di curargli la risipola che aveva alla gamba con solo pane e latte, e gli si fosse dato da mangiare, a giudizio degli uomini, forse tale catastrofe non sarebbe succeduta?, ivi, p. 56. Ved. la macabra Relazione dell'autopsia cadaverica, del 2 giugno, in D. FEDERICI, Gregorio XVI tra favola e realtà, Rovigo, 1848, pp. 252-253.
30 BUTTINI, art. cìt p. 60, Anche questo incidente fu motivo di una delle molte satire anonime che circolavano in quei giorni contro il defunto, ved. E. DEL CERRO, Roma die ride. Settantanni di satira U801-1870), Roma, Roux e Viarengo,