Rassegna storica del Risorgimento

GHISALBERTI ALBERTO M.; GUERRA MONDIALE 1914-1918; STORIOGRAFIA
anno <1986>   pagina <453>
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L'ultima guerra del Risorgimento 453
Ma, richiamandomi a quella che anche per lui era un'eredità risorgimentale, non appesanti la protesta con sentimento d'odio . M> Sul finire di quell'anno travagliato, Adolfo Omodeo scriveva a Eugenio Donadoni: Mi preoccupa non poco la crisi europea, in cui secondo ogni probabilità dovrà impegnarsi l'Italia. Se si spiegherà la bandiera del Risorgimento ci sarò anch'io: costi quel che costi . ,5> Paradossalmente lo stesso imperatore Francesco Giuseppe sottolineava, a suo modo, ma con incisività, la continuità tra la rivoluzione dell'Ottocento e l'intervento italiano, ricordando le vittorie sugli italiani a Novara e a Custoza. 16> Ma è lecito parlare di un revanchismo austriaco dopo il 1866? 17> Si coglie più spesso tra le motivazioni degli interventisti ita­liani anche questa del vendicare , una volta per sempre, le sconfitte delle guerre risorgimentali e l'umiliante modo con il quale fu acquistato il Vene-
H) A. M. GHISALBERTI, Ricordi, cit., p. 148. Un mito e una visione sentimentale, ma quel mito e quella visione sentimentale avevano ancora valore commentava l'episodio in un intervento al Congresso di Trento del 1965 {Atti del XLI Congresso, cit., p. 11).
Il Melograni contrappone una tendenza di fedeltà alla Triplice degli ufficiali effettivi, specie negli alti gradi, a una maggiore sensibilità degli ufficiali di complemento verso i reali o pretesi valori politici del conflitto (P. MELOGRANI, op. et., p. 224). Ora, mentre sull'atteggiamento degli ufficiali di complemento si è meglio informati, una ricerca specifica sugli ufficiali effettivi tra neutralità ed intervento, sarebbe necessaria, costituendo la memorialistica dei generali una fonte deformata dagli eventi successivi e dall'esito del conflitto. Nei gruppi politici fu più spontanea la scelta contro la Triplice per un nuovo orientamento italiano dei repubblicani e dei radicali e di una parte dei socialisti riformisti (V, DE CAPRARIIS, Partiti politici ed opinione pubblica durante la grande guerra, in Atti del XLI Congresso, cit., p. 81).
K) A. OMODEO, Lettere. 1910-1946, Torino, 1963, p. 94 (22 dicembre 1914).
W) Lo nota Alberto M. Ghisalberti a Trento nella seduta conclusiva del Congresso: Non dimentichiamo il proclama dell'imperatore, il quale nel ricordare ai suoi soldati che avrebbero incontrato un nemico preparato ed agguerrito, aggiungeva che era lo stesso nemico che l'esercito austriaco aveva già incontrato e sconfitto a Novara e a Custoza. Anche per lui e per il suo esercito i ricordi del Risorgimento, visto dall'altra parte, avevano un significato {Atti del XLI Congresso, cit., p. 493). Adam Wandruszka, nella sua relazione allo stesso Congresso {La crisi finale dell'impero austro-ungarico), sottolinea che L'entrata in guerra dell'Italia suscitò un'ondata di patriottismo e di volontarismo e bisogna ammettere [...] che questa guerra fu veramente sentita da gran parte della popolazione [dell'Impero] (/vi, p. 306). Dall'altra parte, negli italiani, il risentimento a n ti austriaco si era molto efficacemente personalizzato , per usare una sottolineatura del Melograni, nell'imperatore, quel Cecco Beppe (o Cecco Peppe, a seconda delle regioni) contro il quale erano state combattute tutte le guerre del Risorgimento , fin dal 1848, e che era tornato ad essere, nel 1915, il nemico tradizionale (P. MELOGRANI, op. cit., p. 252).
17) La poco appropriata espressione è di Luigi Pivano {Atti del XLI Congresso, cit., p, 31); poco appropriata anche perché ora il vero avversario dell'Austria nel 1866 era, dal "1914, l'unico forte alleato. Se mai è da considerare quale peso ebbe nella cattolica Austria la questione della caduta del potere temporale e le speranze di rimettere il pontefice in trono. In una assai stentata poesia ritrovata fra le carte di mio padre, un austriaco di lingua italiana rinfocolava queste speranze; Sul regio Quirinale / la nostra gialla e nera / austriaca bandiera / faremo sventolar / e poi al Vaticano / andran le nostre schiere / il papa prigioniere / vogliamo liberar.