Rassegna storica del Risorgimento
GHISALBERTI ALBERTO M.; GUERRA MONDIALE 1914-1918; STORIOGRAFIA
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1986
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Vittorio E. Giuntella
Ebbero i combattenti della guerra per la liberazione delle nazionalità oppresse, nello spirito del Risorgimento, il presagio di una rinascita di uno spirito germanico e della ripresa di un rinnovato dominio sui popoli senza storia? E difficile rispondere se non ricorrendo alle testimonianze offerteci, che, per la massima parte sono di uomini di cultura.*** Adolfo Omodeo nell'agosto del 1916 dalla zona di guerra scriveva a Giovanni Gentile: Nel tumulto dell'azione non arrivo a penetrare bene il corso della storia di questi anni turbolenti: mi pare d'essere travolto da un marea. Assorto nello sforzo d'affermare il diritto d'Italia in questo conflitto di popoli, non arrivo a raggiungere un punto di vista storico che mi soddisfi. Insoddisfatto delle spiegazioni della guerra che danno le parti in conflitto, non ne trovo neppur una che mi soddisfi. Sento più che non mi spieghi il diritto dell'Italia per cui si combatte. Ad altri giorni questa più serena speculazione sulla nostra guerra: ora devo montare gli obici della nuova posizione ; ma negli altri giorni, o meglio, anni, che seguirono la guerra, il giudizio dello storico non è meno perplesso: Par che la tensione di forza con cui fu vinta la forza tedesca abbia ottenebrata la visione dei fini e delle aspirazioni ["una collaborazione fra i popoli, una libera comunione di civiltà fra tutte le genti, una più alta dignità riservata alle nazioni civili: un trionfo dell'ideale italiano e mazziniano sul mondo"] che il pathos guerriero, il delirio nibelungico dei vinti in un'ultima esplosione abbia contagiato i vincitori, e così sia stata rinnegata e la comune civiltà e la fede di chi morì .
Non vi è dubbio che l'esercito italiano non era, nel 1915, di spiriti militaréschi e neppure bellicistici, nel significato deteriore di questi aggettivi,67* e non lo divenne nel corso della guerra e la creazione di corpi speciali d'assalto, non contraddice, ma avvalora questo giudizio.68* La spedizione fiumana ebbe inizialmente altra ispirazione ed altri moventi, come testimoniano coloro, che vi parteciparono all'interno delia città e tra i reparti che l'assediavano. Se mai attesta il permanere di entusiasmi e di passioni, che
*) Per di più le testimonianze raccolte sono prevalentemente di caduti, scomparsi dalla scena mentre la guerra era in corso.
65) A. OMODEO, Lettere, cit., p. 137. Il corsivo è mio.
*> A. OMODEO, Momenti cit., p. 259.
W Ufficiali e soldati venuti su da matrici non militaresche, gente che aveva lasciato le officine, le fabbriche, i campi, le aule universitarie, i negozi, gli uffici dei ministeri . (A.M. GHISALBERTX, in Atti del XLIV Congresso, cit., p. 12). O bella fanteria d'Italia, fiore: sommo e intero della nostra razza discorde , chiama D'Annunzio il nerbo dell'esercito in guerra (G. D'ANNUNZIO, La corona del fante, in La riscossa, Milano, [1918], p. 167). Si può sorrìdere della preziosità delle immagini, ma esse sono molto lontane da quella, che, con simile retorica, potremmo chiamare la cupa, nibelungica esaltazione della guerra tedesca. Scrive l'Omodeo: anche se sfavillò qua e là, non fu lo spirito guerriero allo stato puro, quello che cacciò l'Italia nel conflitto. In Italia nessuno avrebbe affermato come il Kronprinz di Germania poco prima del '14, che due cose belle ha il mondo: la caccia e la guerra . {Momenti, cit., p. 60).
68) i,?l costituzione di questi reparti speciali non era stata accolta favorevolmente da molti combattenti, per l'idea di ricompensa dopo l'azione, e dello stato di entusiasmo da crearsi nel soldato prima dell'azione , scriveva uno di essi. (A. OMODEO, Momenti cit p. 129),