Rassegna storica del Risorgimento
GHISALBERTI ALBERTO M.; GUERRA MONDIALE 1914-1918; STORIOGRAFIA
anno
<
1986
>
pagina
<
467
>
L'ultima guerra del Risorgimento 467
di Trento, allarga l'orizzonte di quella che chiama l'eredità del Risorgimento , all'Europa: il Risorgimento come rivoluzione non soltanto italiana, ma europea; come momento saliente di quella "rivoluzione delle nazionalità" che costituisce uno dei fatti salienti della storia europea dell'Ottocento. La guerra del *15-'18 deve essere considerata come coronamento della lotta per la libertà delle nazioni; la nazionalità come rivendicazione del diritto dei popoli alla libertà . Solo in questo senso si può parlare di ultima guerra del Risorgimento , punto di arrivo di un cammino che non è soltanto il cammino dell'Italia, ma dell'Europa. Nella polemica contro i cosidetti rinunciatari , egli dice, rivive l'antico dualismo fra le due anime dell'interventismo, l'anima nazionalistica e l'anima democratica, il dualismo fra la concezione della guerra come affermazione di potenza nazionale, e la concezione della guerra come affermazione di un principio universale.88) Nella discussione si individua un altro aspetto di questa eredità di valori di libertà del Risorgimento, rivendicati da una parte dell'interventismo del 1915, come esigenze universali. Quella che sarà chiamata la prima guerra mondiale, è, in realtà, l'ultima guerra dell'Ottocento: In quel gigantesco rogo si sono bruciate le ultime vestigia del secolo XIX.8* Finisce, dice Tamborra, un ciclo storico non solo italiano ma più ampiamente europeo , iniziato con la grande rivoluzione del 1789. Neil'ultima guerra del Risorgimento si consuma, perciò, il distacco dal Risorgimento e nasce una nuova Italia, l'Italia delle masse che il conflitto pareva aver bruscamente rivelata.91* Anche questo della comparsa delle masse sull'orizzonte politico è un processo propriamente europeo, al quale la rivoluzione russa imprime un'accelerazione. Ma, come per la Russia, per l'Italia, nazione ancor giovane, e ancora gravata dal retaggio doloroso di un passato di soggezione a interessi particolari e di ritardo nello sviluppo economico , osserva Vittorio Frosini, questo processo iniziato con la vittoria del 1918, avrebbe assunto un particolare svolgimento e, vorrei aggiungere, avrebbe determinato particolari reazioni. Il profondo bisogno di Risorgimento , al quale dice Vit-
6 maggio 1915: Noi siamo i figli stanchi di una generazione operosa, intelligente, attiva, della generazione che ha fatto l'Italia . (Atti del XLI Congresso, cit, p. 168; la sottolineatura è mia). Certo non in questo senso l'Omodeo parlava dei figli del Risorgimento , che avevano affrontato l'immane guerra. Se mi è consentito un altro confronto pittorico, la seconda guerra, come l'hanno combattuta i nazisti, può trovare una lontana rassomiglianza solo in certi quadri del Brueghel il Vecchio.
88) Intervento sulla relazione di Luigi Salvatorelli, Neutralismo e interventismo, cit., pp. 4445. Georges Dethan, intervenuto subito dopo nella discussione, cita una lettera del maggio 1915 di Camille Barrère sull'interventismo italiano, nel quale vedeva profilarsi un pericolo: national par csscncc, impregnò de l'esprit traditionncl du Risorgimento, le motivement a assume une forme inèdite, à la foi monarchiste et antiparlementaire . {Ivi, p. 46).
W) A.M. GHISALBERTI, in Atti dei XLI Congresso, cit., pp. 11-12.
90) A. TAMBORRA, L'idea di nazionalità e la guerra 1914-1918, in Atti del XLI Congresso, cit., p. 177.
M) v. DB CAPRARIIS, op, cit., p. 149.
92) Intervento sulla relazione di LEO VALIANI, La politica italiana nel 1918, in Atti del XLIV Congresso, cit., p. 106.