Rassegna storica del Risorgimento
ESERCITO ITALIANO UFFICIO STORICO DELLO STATO MAGGIORE; GHISALB
anno
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1986
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pagina
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482
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ALBERTO M. GHISALBERTI E L'UFFICIO STORICO DELL'ESERCITO
La storiografia italiana del dopoguerra è stata largamente caratterizzata da un profondo sforzo di revisione di tutta la tradizione nazionale, da un sincero tentativo di scandagliare il passato alla ricerca dei motivi profondi che avevano determinato la sconfitta militare ed il crollo dello Stato risorgimentale. Specie nei primi anni, il desiderio di comprendere quali fossero le cause che avevano impedito alla democrazia liberale di consolidarsi e di conferire alle strutture dello Stato più solide fondamenta, portò taluni a considerare la genesi dello Stato nazionale come un'imposizione dei ceti possidenti, una sapiente costruzione elitaria cioè per indirizzare verso falsi obiettivi politici le aspirazioni popolari ad un più giusto assetto sociale. Naturalmente non era quello l'ambiente culturale più adatto per l'Ufficio Storico dell'Esercito, per compito istituzionale e per afflato spirituale permeato, invece, da sempre, da una ben diversa visione del Risorgimento. Anche l'acceso dibattito sulle responsabilità di una guerra mal preparata e peggio condotta, alimentato da troppi ricordi personali ed inquinato da troppe tesi preconcette, non concedeva molto spazio ad una storiografia più cauta nelle conclusioni e più rispettosa dei valori tradizionali, ad una storiografia disposta certo alla revisione ma, altrettanto certamente, non disponibile ad una dissacrazione strumentale. Se l'Ufficio Storico superò la tentazione di rinchiudersi in se stesso e di rifiutare la sfida con la nuova storiografìa, limitando la propria attività esterna all'occasionale edizione di qualche volume celebrativo, il merito in gran parte va al professor Alberto M. Ghisalberti che, nella sua veste di Presidente dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, invitò sempre l'Ufficio Storico a partecipare attivamente ai congressi organizzati dall'Istituto, affidando spesso al capo dell'Ufficio l'incarico di presentare relazioni di rilievo e inserendo nel programma dei lavori argomenti di carattere militare. L'Istituto organizzò, inoltre, tre veri e propri convegni di storia militare: a Mantova, nel 1959, a Macerata nel 1961, a Verona nel 1966, rispettivamente dedicati alla guerra del 1859, il primo, agli eventi del 1860, soprattutto alla campagna delle Marche e dell'Umbria, il secondo, alla funzione e all'importanza storica del Quadrilatero, il terzo.
Il professor Ghisalberti, convinto assertore della necessità di una costruttiva collaborazione tra gli storici di cose militari, fossero essi in uniforme o non, fossero essi cioè, come ripeteva spesso scherzando, chierici o laici , aveva maturato tale convincimento durante la seconda guerra mondiale quando, richiamato in servizio con il grado di Ten. Col., aveva fatto parte dell'Ufficio Storico.
Egli stesso così ha ricordato quel periodo: A chi parla sorride, dolce nella memoria, il ricordo del tempo, drammatico tempo per tutti coloro