Rassegna storica del Risorgimento

GHISALBERTI ALBERTO M.
anno <1986>   pagina <490>
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GHISALBERTI INSEGNANTE UNIVERSITARIO A ROMA
Ho conosciuto Alberto Maria Ghisalberti in un'aula della Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma nei primi mesi del 1945. L'atmosfera nella quale sì studiava in quel tempo nella nostra Università (mentre le città del Nord non erano ancora liberate) aveva di certo i caratteri di una eccezionalità particolarmente stimolante, che difficilmente può essere dimenticata da chi visse in quel clima di speranza e di attesa.
Gli studenti che si erano iscritti nel 1943 solo da qualche mese avevano cominciato a frequentare realmente l'Università e si confondevano con quelli iscrittisi nel 1944 e poi con le matricole del '45, mentre non mancavano ex-combattenti, ex-prigionieri, ex-internati e profughi, i quali, seppure univer­sitari da più anni, mai avevano potuto impegnarsi a fondo negli studi e mantenere frequenti contatti con i professori. Eccezionale e stimolante era quindi l'incontro fra giovani di età diverse e spesso con esperienze diver­sissime, che ponevano a confronto le proprie opinioni, ed anche le proprie concezioni della vita, dando luogo a interminabili e appassionate discussioni. Viva era l'ansia di conoscere e di comprendere, diffuso il gusto del ragio­namento e della discussione, ardente la passione civile, che suscitava il desiderio di penetrazione della realtà italiana. E a giovani più o meno imbevuti di cultura storicistica sembrava che la chiave per conoscere a fondo tale realtà (e anche per trasformarla) non potesse risiedere che nello studio del passato, soprattutto di quello recente del nostro paese, con particolare interesse per i momenti di rivoluzione e di liberazione.
Non sempre l'attesa degli studenti trovava un'adeguata risposta nel­l'atteggiamento dei professori, che a volte apparivano lontani e indifferenti, delusi e disorientati. Tra coloro che invece attraevano con il loro entusiasmo, con la manifestazione di un reale interessamento per la formazione dei giovani, con forme d'impegno didattico diversificate ed efficaci, era certa­mente quel Ghisalberti, che, già titolare di Storia del Risorgimento a Palermo e poi di Storia moderna a Perugia, era tornato nel 1942 nella sua romana Sapienza o a quella sua materia d'insegnamento, che poco prima aveva difeso con appassionata vivacità dai tentativi di assorbimento nel­l'ambito di altre, più antiche o istituende, discipline storiche.
Al primo congresso degli universitari di Roma, mentre si manifestava lo scontro fra le diverse ideologie e scrosciavano gli applausi, quasi unanimi, per un collega giunto da Trieste, a chi esprimeva la delusione e la denuncia per il distacco e il disinteresse di tanti cattedratici verso gli studenti e le loro attese, un iscritto a Lettere, ch'é ora un autorevole magistrato, ricordò che pur vi erano dei professori che avevano un atteggiamento ben diverso e, a titolo di esempio, fece proprio il nome di Ghisalberti. Questi