Rassegna storica del Risorgimento
L'ET? DEL RISORGIMENTO. STUDI E TESTI (COLLANA); GHISALBERTI AL
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1986
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518
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518 Giuseppe Talamo
blicare lavori seri, scientificamente fondati, scritti in modo semplice e piano e con un uso delle note ridotto al minimo. Per raggiungere questi obiettivi Ghisalberti sapeva bene che l'unico modo era la scelta di studiosi scientificamente qualificati ma anche capaci di rivolgersi ad un pubblico più vasto di quello costituito dagli specialisti in senso stretto.
La collana fu divisa in due serie, una dedicata alle costituenti europee ed extraeuropee, l'altra al problema della costituente in Italia, e per ciascuna serie furono previsti undici volumi che sarebbero stati pubblicati dalla casa editrice Sansoni (il cui ufficio romano si trovava, allora, in viale Giulio Cesare, 21).
Il volume che avrebbe dovuto iniziare la prima serie, dedicato al movimento delle idee per il quale Ghisalberti si rivolse prima a Franco Venturi e poi a Franco Lombardi, che rifiutarono entrambi non venne mai pubblicato. Per il secondo, dedicato all'America del nord, venne officiato Gennaro Mondami che scelse come titolo La costituente e la costituzione americana del 1787 e consegnò tra i primi il lavoro nel marzo 1946. Alla Francia vennero dedicati 3 volumi: il primo, dal 1789 al 1795, affidato ad Armando Saitta, che inviò il dattiloscritto a Ghisalberti il 12 febbraio 1946; il secondo, che avrebbe dovuto comprendere la restaurazione e il '48, affidato ad Achille Corona, non venne mai consegnato; il terzo L'Assemblea nazionale francese del 1871 offerto prima ad Aldo Garosci, fu poi svolto da Riccardo Orestano, che consegnò il 17 luglio 1946.
Per la Svizzera Ghisalberti aveva pensato a Delio Cantimori che aveva declinato l'invito a causa dei numerosi precedenti impegni e, poi, a Giulio Bergmann {Costituenti e costituzioni svizzere) che terminò il lavoro nel giugno del '46. Per la Germania ricorse alla esperienza di Ernesto Sestan che accettò, sul finire del 1945, a condizione di riuscire a procurarsi alcuni libri essenziali e innanzi tutto i protocolli delle adunanze dell'assemblea di Francoforte del 1848, senza di che il lavoro non si può fare nemmeno nella forma un po' svelta e sbrigativa che il poco tempo a disposizione comporta . Fu Nino Cortese ad assumersi l'incarico di curare il volume sulla penisola iberica (dicembre 1945), ma, nonostante diverse assicurazioni telegrafiche, rinunziò nell'aprile del '47. Lo stesso accadde per l'America meridionale: Gino Doria avrebbe dovuto curare il volume Le costituenti sudamericane, ma ricevette, come gli altri inadempienti, 1*11 aprile 1947, la lettera di rescissione del contratto da parte dell'Ufficio stralcio del ministero per la Costituente.
Per la Russia il primo nome, suggerito da Palmiro Togliatti, di Ruggiero Grieco, fu poi sostituito, per l'impossibilità di adempiere nel tempo previsto gli obblighi editoriali, da Ettore Lo Gatto (anch'egli impossibilitato ad accettare) e infine da Ruggero Minerbi che il 16 giugno '46 consegnò il volume su La costituente russa. L'ultimo volume della serie, dedicato alle costituenti europee postbelliche, venne curato da Mario Toscano che assolse il suo compito nel 1946.
La seconda sezione della collana, dedicata al problema italiano della costituente, prevedeva 11 volumi. Per 11 triennio giacobino, 1796-1799, dopo il rifiuto di Nicola Nicolini, Ghisalberti incaricò Leopoldo Marchetti che consegnò, nel marzo del '46, il lavoro dal titolo Le assemblee e le costituzioni italiane durante il triennio giacobino, 1796-99; Le assemblee delle Provincie unite del 1831 vennero affidate ad Emilia Morelli, che accettò nell'ottobre