Rassegna storica del Risorgimento
L'ET? DEL RISORGIMENTO. STUDI E TESTI (COLLANA); GHISALBERTI AL
anno
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1986
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pagina
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521
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Ghisalberti direttore editoriale
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Nel presentarla, nel I960, Ghisalberti aveva scritto: ... è parso ormai necessario affrontare organicamente lo studio del modo in cui gli istituti politico-amministrativi ed i pubblici poteri passarono in Italia dall'età preunitaria a quella aperta dalla catastrofe degli antichi Stati della Penisola. Quali esigenze e quali ideali si imponevano alla Terza Italia, che assumeva il non facile compito di liquidare un passato regionalistico, ancora a forti tradizioni locali e a una eredità storico-politica originale? In che modo i sudditi degli antichi sovrani si trasformarono, per virtù di nuovi ordinamenti e nuove leggi, nei cittadini di un grande Stato liberale? In che modo si incontrarono, o si scontrarono, e vennero infine a compenetrarsi gli elementi derivati dalla diretta continuità con la Monarchia costituzionale sarda e quelli svoltisi al di fuori di essa? come definirono la loro struttura e come, nella realtà, presero a vivere ed operare gli istituti del giovane Regno?
La collana, che esce sotto il patrocinio dell'Istituto per la storia del Risorgimento, intende appunto rispondere a questi e a consimili interrogativi, di grande rilievo per la storia nazionale. Pertanto in una cornice che, sia pure con le varianti che si richiedono a seconda degli argomenti, comprende cronologicamente il primo decennio dell'Unità, vengono studiati via via i problemi inerenti allo sviluppo costituzionale, alla sistemazione amministrativa, all'unificazione legislativa; quelli attinenti all'organizzazione della politica estera e delle forze armate, destinate a garantire la funzione di grande potenza europea; quelli suscitati dai non facili rapporti con la Chiesa e dal bisogno di una scuola moderna e di una cultura nazionale; e, infine, quelli, pressanti, del bilancio, dei lavori pubblici, del progresso economico .
In cinque anni vennero pubblicati 10 volumi: di Alberto Caracciolo (Il parlamento nella formazione del regno d'Italia), Claudio Pavone (Amministrazione centrale e amministrazione periferica da Rattazzi a Ricasoli), Mario D'Addio (Politica e magistratura), Alberto Aquarone (L'unificazione legislativa e i codici del 1865), Ruggero Moscati (// ministero degli affari esteri), Piero Pieri (Le forze armate nell'età della Destra), Giuseppe Talamo (La scuola. Dalla legge Casati all'inchiesta del 1864), Giuliana D'Amelio (Stato e Chiesa: la legislazione ecclesiastica fino al 1867), Luigi Izzo (La finanza pubblica nel primo decennio dell'Unità italiana), Alberto Caracciolo (Le istituzioni del nuovo Stato nelle dimensioni mondiali).
Nel chiudere la collana nel gennaio del 1966 Ghisalberti scriveva: Anche se è mancato, per circostanze del tutto indipendenti dalla volontà dei singoli, il saggio sull'intervento economico dello Stato, crediamo di poter affermare onestamente che la presente collana costituisca un serio ed utile contributo alla storia dell'organizzazione del nuovo Stato unitario . Conclusione equilibrata e semplice, caratteristica di Ghisalberti quando si trovava a dover esprimere un giudizio su una propria iniziativa.
I rapporti con la casa editrice Giuffrè per la collana L'età del Risorgimento. Studi e testi negli ultimi anni Sessanta subirono qualche peggioramento. Ghisalberti si lagnava della scarsa diffusione dei volumi, l'editore si difendeva lamentando la scarsezza delle vendite. Qualche dato in proposito può essere interessante. Nel dicembre del 1968 del volume di Ghisalberti che aveva iniziato la collana erano state vendute 1.107 copie (su 1.244 stanv